E’ un Massimiliano Allegri comprensibilmente euforico quello che si presenta in conferenza stampa all’Olimpico dopo la vittoria della Coppa Italia. Un 2 a 0 firmato Dani Alves e Bonucci che regala il primo trofeo stagionale ai bianconeri.
Q
ueste le parole di Allegri:
La Juve stasera ha riattaccato la spina e bene.
“C’è da fare i complimenti alla Juventus per quello che ha fatto, per quello che hanno fatto i ragazzi, hanno fatto una bella partita sotto l’aspetto tecnico nel primo tempo e una bella partita sotto l’aspetto difensivo nel secondo, contro un’ottima Lazio, a cui c’è da fare i complimenti perché sono stati molto bravi in tutta la stagione e nella partita di stasera. Questa partita ci dà soprattutto la spinta per domenica dove dobbiamo assolutamente chiudere il campionato. Siccome nel calcio ne succedono di tutti i colori, allora bisogna sempre tenere le antenne dritte, soprattutto quando sei vicino all’obiettivo. Ci vuole molta calma, molta serenità e lucidità, per andare a centrare e a prendere tutte le cose che dobbiamo prendere”.
Ha ritrovato la sua Juve dopo la sconfitta con la Roma?
“Ma la Juventus non l’avevo mai persa, non è che una partita cambiava il mio giudizio sulla squadra. Però in quei momenti se non mantieni la calma e non lavori con serenità, ti crei delle preoccupazioni che non esistono, dopo non giochi una partita del genere. Stasera è stata una partita bellissima, come intensità e come aspetto tecnico, la squadra ha risposto nel migliore dei modi. Sono allenatore della Juventus grazie a quelli che lavorano con me, grazia ai ragazzi, alla società, ho avuto la fortuna di poter vincere. I ragazzi mi hanno regalato questi trofei da quando sono arrivato alla Juventus”.
Perché nella seconda parte del primo tempo eri così arrabbiato?
“Perché nelle partite di calcio bisogna capire i momenti. C’era uno a terra di noi, con mezzo litro di sangue che colava dalla testa e noi abbiamo dato la palla a loro, rischiando di prendere gol. In quel momento la palla si mette fuori, ci mettiamo a posto e non prendiamo gol. Poi ce n’è stata un’altra, a un minuto dalla fine del primo tempo, c’era palla mezza e mezza, si è persa palla lì, punizione, dopo c’è stato il calcio d’angolo e dopo la parata di Neto. In quei momenti lì bisogna essere più scaltri e furbi, in quel momento bisogna capirlo. Gli occhi sul pallone e bisogna essere molto pratici. Questi sono i dettagli che fanno vincere e perdere le partite.
Domenica la punizione, dove abbiamo subito il secondo gol, eravamo in sei girati di spalle. Stasera c’è stata una punizione alla fine di Anderson, battuta veloce, e Mandzukic ha avuto la reazione giusta. Il calcio non è solo schemi, tutti questi numeri che sento dire che sono tutti… roba da bar. Il calcio sono queste robe, quando la Juventus è così difficilmente prende gol”.
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