Alla Lazio due stagioni intense, la prima delle quali nell’86/87 quando i biancocelesti conquistarono una storica salvezza partendo da 9 punti di penalizzazione. Giancarlo Camolese nella sua carriera ha legato il suo nome soprattutto al Torino, ma per queste due stagioni così particolari, rimarrà per sempre nel cuore di ogni tifoso biancoceleste.
Le parole di Camolese ai microfoni di Radiosei: “Domenica è stata una festa. Ho visto una bella Lazio e una bella cornice di pubblico. I tifosi si sentono vicino a questa squadra e apprezzano il lavoro dell’allenatore e dei giocatori. La Lazio ha ancora tanto da dire in questa stagione, visto che c’è la finale di Coppa Italia alle porte. Ha fatto davvero una grande annata. Io non sono stupito da questo, Inzaghi ha fatto un po’ quel percorso che ho fatto anche io con il Torino. Lui conosceva l’ambiente, e i giocatori conoscevano lui. Ha alternato moduli di gioco, ha saputo cambiare e creare un bel gruppo. Ero tra quelli che pensava che la Lazio potesse essere protagonista. La squadra mi è piaciuta per come è stata costruita. Quando ci sono tutte queste cose, è chiaro che poi i risultati arrivano”.
IL GRUPPO
“Il fatto che ci siano tanti protagonisti è un segnale del fatto che si è fatto molto bene. Dietro un giocatore come De Vrij è stato bravo a far crescere anche tutti gli altri. Stessa cosa per quanto riguarda Biglia, Parolo, Milinkovic. Davanti Immobile e Keita e ne dimentico sicuramente qualcuno. Se ne dovessi scegliere solo uno dico De Vrij in difesa, che dà solidità a tutto il reparto, e Biglia a centrocampo, che hanno aiutato anche gli altri a far bene. La Lazio è una squadra che ha prodotto tanto, segnato molti gol facendo divertire il pubblico. Chi è davanti ha investito molto di più. Il bilancio è sicuramente più che positivo”.
FINALE TIM CUP
“Ho il cuore granata, anche se le soddisfazioni più belle da giocatore le ho vissute a Roma. La Juve avrà davanti un avversario difficile e loro lo sanno bene. La Lazio in una partita secca ha le sue carte da giocarsi, sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista dei giocatori. Se dietro tengono bene e i giocatori sono in forma, anche la Juventus dovrà preoccuparsi”.
MERCATO: KEITA O DE VRIJ?
“Chi terrei? Questa è una delle cose in cui la società deve essere brava ad affidarsi al suo allenatore, che vede tutti i giorni i suoi giocatori. Se ci deve essere un sacrificio, è il tecnico che deve fare la scelta e indicare su chi puntare alla società”.
LEGGI ANCHE LE NOVITA’ DI MERCATO IN CASA LAZIO>>>CLICCA QUI