Un’altra batosta in casa Roma, dopo quella del derby di ieri in Coppa Italia contro la Lazio. Anche sul fronte stadio giallorosso, le notizie non appaiono delle più rosee.
I
n una nota, l’assessore alle Politiche del Territorio della Regione Lazio, Michele Civita, ha ufficializzato la chiusura della Conferenza Servizi con esito negativo. A nulla sono servite né le delibere di intenti della Giunta Raggi, né tutte le pressioni per congelare il tavolo sullo stadio della Roma presso la Regione Lazio.
IL COMUNICATO
“La Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità della Regione Lazio ha concluso con esito negativo la Conferenza dei Servizi indetta per la valutazione del progetto relativo allo “Stadio della Roma”, prendendo atto dei pareri trasmessi dalle varie amministrazioni interessate e ribaditi, alla fine di marzo, con i pareri negativi dei Rappresentanti unici di Roma Capitale e della Città Metropolitana. Gli Uffici della Regione hanno contestualmente comunicato ai proponenti l’avvio della chiusura del procedimento, come prevede la legge, sottolineando il mancato completamento della variante urbanistica da parte di Roma Capitale e l’avvio del procedimento di apposizione di vincolo relativo alla porzione dell’immobile denominato “Ippodromo Tor di Valle” e area circostante da parte del Mibact. Il proponente, anche considerando che Roma Capitale, con propria deliberazione di giunta comunale del 30 marzo, ha avviato il procedimento di revisione del progetto come condizione necessaria per la dichiarazione di interesse pubblico, avrà tempo fino al 15/06/2017, data ultima per l’eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l’avvio di una nuova conferenza dei servizi. Si chiude una prima fase richiesta dal Comune di Roma Capitale che, per 7 mesi, ha impegnato molte pubbliche amministrazioni anche a decifrare pareri confusi e contraddittori. Auspichiamo che la revisione, da poco avviata, per modificare il progetto sia rapida e chiara, a garanzia dell’interesse pubblico”. Per la 2P giallorossa, Pallotta-Parnasi, praticamente sette mesi buttati, riferendoci alla Conferenza Servizi, per non dire quasi tre anni se consideriamo la delibera della Giunta Marino del 22 dicembre 2014. Ricordando come l’urbanistica sia una competenza esclusiva del Consiglio comunale, fatta salva una nuova conferenza preliminare da effettuarsi in Campidoglio dalla durata di 90 giorni – su questo restano dubbi a livello normativo – il nuovo iter per la seconda Conferenza Servizi Decisoria prevede l’approvazione della delibera di pubblico interesse, basato sul progetto Tor di Valle Bis. Adozione in Giunta della proposta, invio alle 6 Commissioni consiliari competenti (Urbanistica, Mobilità, Lavori Pubblici, Sport, Ambiente, Commercio) e ai due Municipi interessati (IX e XI) per le osservazioni. Poi, di nuovo in Giunta per le controdeduzioni alle osservazioni, infine in Aula con calendarizzazione, discussione, emendamenti e, finalmente, il voto conclusivo del Consiglio Comunale con il testo della delibera che prevede le condizioni a cui il progetto dovrà attenersi per mantenere il titolo di interesse pubblico. Marino, a fine 2013, ci mise più di tre mesi fra l’adozione in Giunta e l’approvazione in Consiglio, non solo. Tra la delibera di Giunta del 22 dicembre 2014 e l’arrivo in Campidoglio del progetto definitivo (il primo, quello con le torri per capirci, ndr), quello su cui era incardinata la Conferenza Servizi chiusa oggi, passarono 18 mesi. Insomma, tra nuova delibera e relativa Conferenza Servizi, per la posa della prima pietra servirà almeno un anno, ad essere ottimisti.
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