L’acquisto di gennaio per Bonatti, Lamine N’Diaye, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel
FINAL EIGHT E NON SOLO
Oggi turno di riposo per il campionato Primavera, ma non per la Lazio. Infatti Bonatti ha organizzato un’amichevole contro la Juniores Nazionale della Lupa Roma. Gli aquilotti hanno vinto 2-1 grazie ad un autogol degli avversari e al raddoppio di Ramon Muzzi. Al termine del match ha parlato Lamine N’Diaye. Attaccante arrivato a gennaio dal Renate e che è diventato subito protagonista nella squadra di Bonatti. Ecco le sue parole ai microfoni di Lazio Style Channel: “Scherzando con mister Bonatti, spesso il tecnico mi dice di dare consigli ai compagni. Io e Folorunsho oggi abbiamo dato indicazioni a chi era in campo, è stata una bella esperienza e comunque il nostro allenatore era in panchina e mi dava suggerimenti. È stata un’esperienza positiva per fare gruppo.
Il tecnico ci ripete che, prima di diventare calciatori, dobbiamo crescere come uomini e quindi dobbiamo affrontare le varie esperienze da soli e imparare a cavarcela autonomamente perché in campo andiamo noi, anche se lui è al nostro fianco pronto a darci una mano. Ci ha responsabilizzati molto. Questi test sono importanti per chi trova meno spazio o ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. Allo stesso tempo, ci consente di provare nuovi meccanismi, aumentare i ritmi di gioco e migliorare nel possesso palla.
L’ARRIVO
Era gennaio e lui dal Renate passa alla Lazio Primavera: “Il mio percorso in biancoceleste mi ha fatto crescere tanto. Da subito i ragazzi e il mister mi hanno aiutato. Prima non giocavo tanto, poi ho ripreso il ritmo e ora mi sento molto meglio. Dal punto di vista umano, il tecnico lavora tanto su di noi e io avevo molto bisogno di questo. Mi stuzzica, sa gestirmi e aiutarmi, i miei difetti si stanno limando. In precedenti esperienze ho commesso alcuni errori e sono stato mal etichettato. Ho 18 anni, sbaglio come tutti. Non sono stato perdonato ma nella vita si riparte sempre e sono concento di essere qui”
FUTURO
Continua sui prossimi impegni: “Abbiamo fatto tanto per arrivare ad alti livelli ma ci manca ancora qualcosa. In campo mettiamo sempre voglia e cattiveria per conquistare il successo ma dobbiamo migliorare nel gioco e nella sicurezza nei nostri mezzi. Nessuno ci ha regalato nulla, se siamo primi è perché abbiamo lavorato e ce lo meritiamo. Ci manca solo un pizzico di consapevolezza. Rivediamo molto le nostre gare, questa settimana abbiamo studiato la sfida contro il Verona e il mister ha evidenziato gli errori commessi. Incassato il gol abbiamo subito iniziato a buttare via il pallone; quando siamo sereni, invece, riusciamo a esprimere un buon calcio;
Le due partite che mancano ci servono per imparare a non accontentarci. Nella nostra mente di ragazzi di 18 anni, potremo staccare un po’ la spina perché siamo alle finali ma gli ultimi 180 minuti della Regular Season sono importanti anche per poter crescere nel gioco espresso. Dobbiamo convincerci che non siamo lì per caso e le squadre che affronteremo alle Final Eight dovranno rispettarci come noi faremo con loro.Dobbiamo restare sul pezzo, il mister sa come gestirci. Le finali sono importanti, questi 25 giorni serviranno per crescere ulteriormente. Riguardo la nostra duttilità tattica, anche io sono migliorato molto. Guardiamo le posizioni degli avversari e conseguentemente noi sappiamo come schierarci.
Spero che mister Bonatti resti anche il prossimo anno. E’ un tecnico che fa crescere molto i calciatori, soprattutto fuori dal campo. I ragazzi che arriveranno saranno fortunati se si saranno guidati da questo tecnico.
Non ho paura, più parlano di me e più mi sento responsabilizzato. Stimo Keita, lo guardo allenarsi tutti i giorni, resto ammaliato dalle sue qualità. Lavoro per dimostrare il mio valore”.
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