Nella rosa della Lazio non ci sono solo top player, da quest’anno ci sono state anche piacevolissime sorprese
GRAN SORPRESA
S
e si pensa alla Pasqua non si può non pensare alle migliaia di uova di cioccolato che si regalano in tutto il mondo. Non tanto per il sapore della cioccolata, quanto per la sorpresa al suo interno. Ed ecco le più belle sorprese di quest’anno di Lazio. La maggior parte vengono dal reparto arretrato. Una zona di campo che da un po’ di tempo dava timore a tutti i tifosi biancocelesti.
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Thomas STRAKOSHA:
Il portiere albanese cresciuto nel vivaio della Lazio è tornato dopo un anno (non troppo felice) in prestito alla Salernitana. Inizia come secondo di Marchetti. Ma le condizioni fisiche del portiere italiano hanno aiutato il giovane figlio d’arte. L’esordio arriva non contro una squadra qualunque e nemmeno in uno stadio qualunque. Milan al San Siro, è il sogno di qualsiasi giocatore. Certo il risultato non è dei migliori (2-0 per i rossoneri), però da quella partita inizia l’ascesa di Thomas. Infatti il giovane estremo difensore riesce a mantenere la porta inviolata in 6 delle 15 partite giocate in campionato (per non parlare del derby d’andata di Coppa Italia). Niente male per un rincalzo
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WALLACE Fortuna Dos Santos:
Arrivato in estate dal Braga, tra lo scetticismo generale. Infatti in casa quando si tratta di difensori c’è sempre timore, a meno che non si tratti di nomi conosciuti. Eppure il brasiliano classe ’94 si è fatto notare per una buona velocità, nonostante la sua mole. Certo il suo punto di forza non sarà l’eleganza ma è molto concreto ed efficace. Peccato per quel errore nel derby di andata…
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BASTOS Bartolomeu Quissanga:
Altro acquisto estivo del duo Lotito-Tare. Non proprio un fisico da difensore centrale. Alto “solo” 1.80 m, l’angolano è il primo centrale difensivo della Lazio che unisce delle buone qualità difensive ad un discreta velocità. Non si vedeva un difensore veloce in casa Lazio da tempo. Ed eccolo qua esordio contro la Juventus e riesce ad annullare nientepopodimeno che Gonzalo Higuain. Non uno qualunque insomma.
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Wesley HOEDT:
Il difensore olandese è uno di quelli che più ha beneficiato della presenza di De Vrij. Avere un connazionale come compagno di reparto facilita non poco il processo di crescita. Infatti il gigante Orange è migliorato non solo dal punto di vista difensivo, ma ha perfezionato il suo sinistro. Tant’è che Inzaghi lo utilizza come secondo regista qualora Biglia venisse marcato troppo stretto o fosse proprio assente. Piccoli tulipani crescono.
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PATRIC Gabarron Gil:
Il canterano scuola Barça è uno di quelli che più ha impressionato quest’anno. Non solo per un miglioramento dal punto di vista tecnico e tattico. Ma anche per l’attaccamento che questo terzino ha per la maglia della Lazio. Quando Inzaghi lo chiama in causa da sempre tutto e più di una volta quest’anno lo spagnolo è andato vicino al gol