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Inzaghi: “Alla Lazio mi sento realizzato”. Poi sul derby e su Murgia

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Intervistato da Veltroni, Simone Inzaghi si è raccontato sulle colonne del Corriere dello Sport.

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i seguito una parte dell’intervista di Inzaghi:

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Se batte il Napoli è immaginabile l’obiettivo Champions?

«Confrontando i budget non ci dovrebbe essere partita. Però abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela contro tutti. E’ normale che quelle davanti a noi sono delle corazzate costruite per fare la Champions. Ma in questo campionato basta una partita vinta o persa, un passo falso e tutto si può riaprire. Noi dobbiamo ragionare partita per partita: se ci metteremo la testa, il fisico, l’intelligenza e la determinazione nulla deve essere considerato impossibile».

C’è un giocatore che le piacerebbe avere di altre squadre italiane o straniere?

«Ce ne sono tanti. A me personalmente piace tanto Hamsik del Napoli. E’ un giocatore completo, forse, in questo, il migliore che ci sia in Italia».

Chi sono i giovani italiani più forti?

«Berardi, Bernardeschi sono bravissimi , sono pronti a giocare in qualsiasi squadra. Io penso che in prospettiva anche il nostro Murgia sia destinato a diventare un giocatore fondamentale. Ha dimostrato martedì di saper entrare venti minuti in un derby con grandissima personalità. Io lo sto gestendo nel migliore dei modi, davanti a lui ha giocatori importanti, ma se continua a lavorare con questa testa da atleta, come sta facendo, secondo me potrà dare grandissime soddisfazioni».

Pippo come vive questa sua esperienza? Anche lui sta facendo benissimo al Venezia…

«Abbiamo sempre un grandissimo rapporto. E’ contento per me. Ma il più bravo secondo me tra i due è stato lui, perché dopo venticinque anni di professionismo tra Milan e Juventus, non so se un’altra persona avrebbe avuto l’umiltà di mettersi in gioco andando ad allenare in Lega Pro. Fermo restando che lui al Milan ha fatto quello che doveva fare e con la squadra che gli avevano dato secondo me ha fatto il massimo. E poi abbiamo visto che tutti gli allenatori prima e dopo non sono riusciti a fare meglio .

Lui aveva fatto il suo percorso, aveva un altro anno di contratto, non è stato confermato e l’anno scorso è rimasto a guardare, a studiare. Quest’anno ha avuto una grande umiltà e un grande coraggio a rimettersi in gioco andando in Lega Pro. I fatti gli hanno dato ragione perché sta facendo un’impresa a portare, tocchiamo ferro perché mancano cinque partite dalla fine, di nuovo il Venezia in serie B».

Sulla Lazio

«Dopo Bielsa potevo dire di no, ma non lo feci. Futuro? Alla Lazio mi sento realizzato: alleno la squadra che tifo. Biglia è il giocatore più forte, mentre Murgia avrà un grandissimo futuro. Immobile è veramente forte, lo capii in ritiro. La Roma? Sulla carta non ci sarebbe dovuta essere partita…»

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