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Foschi: “Potevo essere il ds della Lazio. Ho “scippato” Toni e Defrel a Lotito”

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FOSCHI TRA LAZIO E LOTITO

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Ecco le sue parole a Radiosei: “Quando ho lasciato Palermo sono stato vicino alla Lazio. Lotito mi voleva a tutti i costi, ma io mi sono fatto corteggiare troppo. Avevo paura di Lotito, poi l’ho conosciuto bene ed ora lo stimo molto. Mi sono un po’ pentito, sarebbe stato un salto di carriera importante, ma temevo che non avrei avuto la libertà di movimento che avevo in Sicilia. Io sono un tipo un po’ particolare. Ora come direttore sportivo non credo sia possibile, c’è Tare che sta facendo grandi cose. Complimenti a lui, se ne parla davvero troppo poco, sarebbe bello lavorare al suo fianco. Ci possono essere incomprensioni e alti e bassi, ma lui è uno che lì sta bene, e entrambi fanno fatica a lasciarsi. Quindi non penso che alla fine si divideranno. Lui è un professionista e faccio il tifo per lui. Lo stimo molto e gli auguro di rimanere lì per il bene della Lazio. È molto attento ai giovani della Serie B, ha un bel gruppo di lavoro che sanno fare molto bene, e all’estero è ancora più preparato. Possibile direttore tecnico alla Lazio? Magari. In passato a Lotito ho portato via Toni, preferì Palermo in serie B alla Lazio. Temeva di non giocare molto. Poi al Cesena c’é stato chiesto Defrel: chiedevo troppo, l’ho dato al Sassuolo”.

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