Per commentare il derby e parlare del momento che sta attraversando la Lazio è intervenuto ai microfoni di TMW Radio Arturo Diaconale. Queste le parole del Responsabile della Comunicazione biancoceleste.
SUL PASSAGGIO IN FINALE
“La doppia impresa ha visto la Lazio avere la meglio. Il merito di Inzaghi è stato quello di interpretare perfettamente le due partite. La squadra è stata brava a dare ascolto all’allenatore. I giocatori hanno messo in campo tanta umiltà. La Roma era sicura di stravincere le due partite. Invece chi aveva preventivato di fare un sol boccone degli avversari si è dovuto ricredere. Inzaghi lo conoscevo come giocatore e poco come allenatore. La sua qualità migliore è la professionalità, prepara e interpreta le partite al meglio. È uno dei pochi che capisce le gare in corsa, questa è una dote importante. Il nuovo Conte? Caratterialmente no, perché Conte prepara i suoi giocatori con tanta tensione. Simone è uno molto calmo, ma dal punto di vista della professionalità si assomigliano”.
POTREBBE ESSERE UN CICLO MOLTO LUNGO
“I ragazzi che sono cresciuti dentro la Lazio credo che adesso abbiano l’interesse di proseguire questo discorso in questa squadra. In teoria Simone Inzaghi potrebbe diventare determinante per la riconferma di alcuni calciatori. Ma il cammino di ognuno di loro è fatto da tanti fattori: famiglia, ambizioni, procuratori. La presenza di Inzaghi è un elemento in più che può spingere a rimanere. Ma è difficile qualora uno voglia andare via trattenerlo ad ogni costo. Dipende dal calciatore e dagli obiettivi che vuole perseguire. Certo è che la Lazio oggi ha degli obiettivi importanti e chiunque ne abbia di importanti deve pensare di poterli perseguire con la Lazio”.
SULL’ALTRA SEMIFINALE
“Difficile fare previsioni, la Juve è forte di una vittoria che è difficile ribaltare. Sarà comunque una bella finale per la Lazio. Al terzo posto invece la Lazio ci deve credere. Ci sta provando, perché no?”.