La schiacciante vittoria sul Palermo permette alla Lazio di vivere in un clima sereno la settimana che conduce al derby di domenica. La gioia che si respira traspare anche dalle parole, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, di Stefano De Martino, direttore della Comunicazione biancoceleste.
“Ieri giornata bellissima, di sole, alle porte di un ponte. La cornice di pubblico mi ha emozionato. Ne ho parlato con il direttore sportivo ed eravamo felici. A Lazio-Palermo si respirava l’amore di tutti, oltre a quello della Curva Nord, che come curva non si può paragonare con nessun’altra. Ma ad esempio anche alla stessa Tribuna Tevere vanno fatti i complimenti. Vi assicuro che, parlando con i giocatori, mi dicono proprio questo. Mi raccontano la differenza che c’è con e senza pubblico. Questo aspetto, quando tiri la linea, è qualche punto in più. Noi abbiamo perso una Champions League per una differenza reti con l’Udinese. Con il sostegno del tifo, invece, puoi accedere a traguardi che solo il campo magari non può darti“.
SOCIETÀ IN CRESCITA
“Non ho dubbi che si vogliano dare soddisfazione ai tifosi, sempre nei limiti delle possibilità. La Juventus fattura tre volte e mezza tanto. La fotografia del calcio italiano è questa, un calcio arretrato anche per gli stadi di proprietà. Fatturare 100 milioni o 200 milioni fa tantissima differenza. La società è sana, nelle ultime proiezioni è in crescita e ha quadruplicato se non quintuplicato il valore patrimoniale della prima squadra. Anche la Primavera va elogiata per tutto quello che ha vinto ed ha prodotto. Crecco ieri in gol, Lombardi, Murgia e via dicendo. E’ ovvio che, passo dopo passo, si guarda al traguardo massimo. Avvelenare i pozzi non porta a nulla. L’aria diventa pesante, la squadra lo percepisce e si lavora male. Si sono fatti ragionamenti importanti. Speriamo sia l’inizio di un nuovo inizio. Una finale ci attende. Qualcuno ancora non ha capito che c’è una coppa alzata che vale per sempre, e poi c’è questa nuova occasione. Abbiamo disputato sette finali negli ultimi nove anni, nessuno tranne i bianconeri ha fatto meglio. Sette considerando naturalmente la Supercoppa che andremo a giocare se la squadra di Allegri vincerà lo Scudetto“.
TRA PASSATO E FUTURO
“Va messo da parte quello che è stato, altrimenti non riparti mai. Parliamo di una cosa comune, per la quale devono partire solamente discorsi di appartenenza. Quando si dice che è laziale chi va allo stadio è vero. Naturalmente considerando le proprie possibilità e i propri impedimenti, ci mancherebbe. I biglietti esosi per la finale non dipendono da noi, purtroppo. Noi ci abbiamo messo del nostro per la campagna abbonamenti, ma per quella non ci possiamo fare nulla“.
INNO, CANCELLI APERTI E TIFOSI
“‘Non mollare mai’? Ogni inno è un momento di piacere, sempre. Giovedì ci saranno i cancelli aperti a Formello, cosa non facile. C’è tutta un’attività dietro ma sarà un momento per stare insieme. Oggi lo ufficializzeremo ma l’allenamento dovrebbe essere alle 12 per entrare in clima gara con lo stesso orario del derby. Chi può, perché magari non lavora, lo aspettiamo. È una grande occasione per vederci. Grazie ancora a tutti coloro che sono venuti all’Olimpico ieri. Sembrava di stare a casa“.
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