Il 30 aprile del 2000 la Lazio di Eriksson superò per 3-2 il Venezia. Lo Stadio Olimpico era una bolgia e lo divenne ancor di più quando scoprì che il Verona sconfisse la Juventus per 2-0. Partì la rincorsa per la conquista del secondo scudetto
POI ARRIVO’ LO SCUDETTO PER LA LAZIO
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ulla carta è un incontro agevole, come quello che vede la Juventus sul campo del Verona. Verso il finale però i biancazzurri si svegliano e finalmente vanno in vantaggio con Simeone che è lesto ad insaccare di testa un cross di Pancaro. Neanche 5 minuti dopo arriva il raddoppio di Simone Inzaghi. Mentre le squadre tornano negli spogliatoi un boato scuote lo stadio, tanto che i giocatori si fermano per capire dal tabellone cosa stia succedendo. E dopo 30 secondi appare la scritta “Verona-Juventus 1-0 – 45° Cammarata”. La ripresa inizia con Pedone che insacca alle spalle di Marchegiani.
Sul tabellone appare la scritta “Verona-Juventus 2-0 – 61° Cammarata”. La rete della tranquillità arriva all’83’ quando, su un corner battuto da Mihajlovic, Maniero sigla un autogoal. Al 93′ arriva la rete di Ganz, ma un minuto più tardi arriva l’urlo dei 50.000 presenti. La Juventus ha perso e la Lazio ha vinto riducendo a soli 2 punti il gap di svantaggio.