Ci crede Luciano Spalletti. Nonostante lo 0-2 dell’andata, ci sono ancora 90′ per conquistare la finale di Coppa Italia. Nella conferenza stampa pre Napoli, il tecnico giallorosso ostenta quindi sicurezza in vista del derby di ritorno con la Lazio.
QUALCOSA DA DIRE, QUALCOSA DA FARE
“Da quando faccio questo lavoro ho perso circa 200 partite e incassato 7-800 gol. Ogni volta che ho perso e ogni volta che ho subito gol ho avuto qualcosa da ridire. Nella prossima partita, ma pure nel derby, avrò qualcosa da dire alla squadra e i ragazzi avranno qualcosa da fare. Probabilmente non sarà facile, ma sicuramente non sarà impossibile“. Poi, sulla stracittadina di mercoledì: “L’ho rivista bene, tutta questa differenza che si è voluta far venire fuori non c’è, pur con un risultato che ci penalizza e che li avvantaggia per il ritorno, abbiamo fatto la partita e a lunghi tratti molto bene. Ci sarà qualcosa che sistemeremo per il ritorno“.
TATTICA, PERCENTUALI E FESTEGGIAMENTI
“Abbiamo tenuto il pallino del gioco in mano, anche se poi uno deve andare a giocare nella trequarti avversaria. Loro davanti con Felipe Anderson e Immobile hanno velocità e qualità e quando ricevono palla sono pericolosi, per questo dovevamo essere bravi nel tenere corte le distanze quando la Lazio ripartiva. Loro hanno giocato su questa situazione, all’inizio abbiamo fatto bene, col passare dei minuti un po’ meno e la Lazio ci ha attaccato ed è andata in vantaggio. Poi la partita si è sviluppata facendola sempre ma senza sfruttare ipotetici episodi importanti che nella ricerca siamo riusciti a crearci. Allora hanno ribadito nello stesso modo, vincendo un duello in velocità e fisico e portando il risultato al sicuro per quella partita. Ora dobbiamo solo guardare alla prossima sfida e fare tesoro degli errori commessi. Loro hanno il 70% di possibilità di passare il turno, noi solo il 30% a questo punto“. Infine sugli sfottò: “Loro hanno festeggiato, noi no. Fa parte dei giochi, della risultanza. Loro hanno mandato messaggi su tutti i telefoni, il mio è pieno dei messaggi di sfottò. Molti sono vintage, però è pieno. Il proprietario di casa mi ha detto di tutto, mi ha messo la cosina alla porta di casa, io al contrario non l’ho mai fatto. Va bene così, posso aggiungere che sono tanti e che non mi era successo che capitassero alla fine del primo tempo. Portiamo avanti i nostri numeri, si tenta di dire qualcosa sempre in considerazione di quello che abbiamo davanti. Io avrò da dire e i giocatori avranno da fare“.