Il critico d’arte ed ex parlamentare Vittorio Sgarbi è tornato a parlare del progetto stadio della Roma. In particolare degli insulti ricevuti dai romanisti in seguito alle dichiarazioni su Francesco Totti.
Queste le dichiarazioni di Sgarbi a RadioSei: “Con Rinascimento intendo l’idea di una Nazione che si rispecchia nel suo momento più alto e intorno a quello lavora. Come le Maldive lavorano sulla bellezza della natura che hanno, noi dobbiamo lavorare sulla bellezza che hanno creato nel Rinascimento. Quando, innanzitutto, non c’era Totti e questo è già un aspetto positivo. Ma, soprattutto, non c’era Totti applicato all’urbanistica o all’architettura. La mentalità di alcuni romani è talmente contro Roma che la identificano con Totti e non con Giulio Cesare o Augusto. Per quanto Totti sia simpatico, fare lo stadio non vuol dire fare un progetto di merda, con un architetto incapace che specula. Quando uno è sorpreso che un calciatore si pronunci in favore dei grattacieli, viene allora attaccato sui social. Questo solo perché non si può toccare Totti. Ma che c***o vogliono questi da me? A me importa poco di Totti. Anche un bambino deficiente non idolatra Totti. Non considera che sia una persona che deve difendere la città di Roma, perché nessun’offesa sarebbe stata più contro Roma rispetto a quei grattacieli di merda progettati da un architetto incapace solo per soldi. Se lo stadio diventa un luogo comune va bene. Ma se lo stadio è per Totti e per speculare con i grattacieli non capisco perché si debba dare ragione a Totti, se non per fanatismo. Sono stato ricoperto di insulti solo perché ho detto che, logicamente, Totti non è la persona a cui chiedere un parere su questioni urbanistiche. I romanisti non lo capiscono, hanno rotto il c***o”.