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SCUDETTO 1914-1915 – L’Avv. Mignogna: “Niente depistaggi, la nostra tesi è sacrosanta”

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Dopo le parole di ieri dell’Avv. Stagliano sullo Scudetto del 1914-15 da assegnare alla Lazio arriva a stretto giro di posta la replica dell’Avv. Mignogna. Quest’ultimo intervenuto ai microfoni di Radiosei ha spiegato ancora una volta la sua tesi.

“La situazione è in una fase di stallo. Lunedì ci sarà il completamento del Consiglio Federale. Tavecchio ha ormai deciso di arrivare alla decisione attraverso un passaggio consiliare. Avevo ragione nei giorni scorsi. Temevo che la decisione potesse divenire ostaggio di decisioni politiche e così è stato. Ma c’è tutto un mondo laziale prontissimo a reagire. Se qualcuno si metterà di traverso, senza dare troppo spazio a chi vuole sabotare, ci sarà sicuramente la giusta ed adeguata risposta. La mia risposta alle tesi formulate ieri da un collega di fede romanista sul Tempo è semplicissima. Si tratta solo di un tentativo di depistaggio e sabotaggio alla nostra tesi che invece è sacrosanta. Ieri si è scatenata una tempesta in un bicchiere d’acqua. Quanto emerso dall’articolo su Il Tempo era già stato oggetto mesi fa di confronto con Il Fatto Quotidiano. Non abbiamo occultato niente. Abbiamo portato fatti nuovi inconfutabili e qualunque tentativo di depistaggio non cambia lo stato delle cose. La partita incriminata, quella tra Internazionale di Napoli e Naples, è stata senz’altro annullata come dimostra il comunicato federale che abbiamo rinvenuto. Ci furono irregolarità di tesseramento: qualcuno ora prova a dire che è stata rigiocata. Esiste un solo trafiletto della Gazzetta dello Sport che parla della disputa del primo match. E non via è prova che si fosse giocato l’eventuale. E’ bene evidenziare, inoltre, che il trafiletto parla di campionato ‘nuova edizione’ e non di quello allora in corso. Né si capisce se si trattava di un match di Prima Divisione o di categoria inferiore. Tantomeno che vi sia prova che tale incontro sia stato ufficiale e omologato. Comunque il Napoli ha un numero di matricola e di iscrizione federale diverso dalle precedenti squadre napoletane. Non potrebbe in ogni caso reclamare. Le vere omissioni, a ben guardare, sono di chi porta avanti queste tesi antilaziali. Come ho già ben spiegato in un articolo a mia firma pubblicato oggi sulla prima pagina e nella pagine sportive del Tempo”.

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