E’ stato uno dei protagonisti della Lazio del secondo scudetto, nonché uno degli allenatori più apprezzati nella Capitale. Parliamo dio Roberto Mancini, che è entrato di diritto nella storia della Lazio. Il Mancio ha lasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport.
Questo uno stralcio dell’intervista di Mancini in cui parla dei suoi inizi: “E’ una storia divertente. Potrei dirle che passai con i rossoblù perché mia mamma un giorno doveva andare a Bologna da un dentista. Mio pare si organizzò in modo da andarci quando c’erano dei provini. Una volte le squadre facevano molti più provini durante l’anno, per i giovani che venivano da fuori. Quindi si organizza senza dire niente a mia mamma, perché mia mamma non voleva che io mi mettessi grilli calcistici per la testa. Non aveva tutti i torti: avevo tredici anni. Di nascosto”.
Sulla Lazio: “All’inizio mi trovai male perché venivo da Genova, ero abituato in una piccola città. Roma è troppo. Poi invece dopo sei mesi mi sono adattato benissimo. Trovai nella Lazio un club che stava costruendo una grande squadra e quindi andò benissimo”.