Dopo le accuse lanciate dopo la gara contro la Roma, il tifo organizzato del Lione torna alla carica. Stavolta i tifosi prendono voce attraverso un comunicato ufficiale.
IL COMUNICATO DELLA KOP VIRAGE NORD
Questo il comunicato dell’associazione dei tifosi del Lione: “Vogliamo tornare sul trattamento indegno riservatoci dalle autorità italiane in occasione della nostra trasferta a Roma. Non contenti di averci impedito di approfittare della possibilità di visitare la città, i poliziotti romani ci hanno volutamente trattenuti per molti minuti chiusi all’interno del bus prima di poter accedere allo stadio. La maggior parte dei tifosi ha dovuto letteralmente denudarsi per poter entrare allo stadio. Abbiamo, quindi, preso la decisione di rifiutarci di entrare nel caso ci fosse stata imposta questo tipo di procedura. Solo decine di minuti dopo, grazie all’aiuto del Lione e dei poliziotti che abitualmente ci accompagnano, abbiamo ottenuto di non essere sottoposti a questa procedura degradante. Il tempo perso ci ha però impedito di assistere al fischio d’inizio e, ovviamente, al gol della nostra squadra. Vogliamo rivolgere un saluto ai membri della nostra associazione per aver mantenuto il sangue freddo. Un saluto anche a tutti i tifosi del Lione per il comportamento tenuto durante tutta la giornata, nonostante un clima decisamente poco collaborativo instaurato dalle autorità locali. Questa giornata – conclude il comunicato – ci ha fatto tornare alla memoria il brutto ricordo della trasferta di Siviglia. Sarebbe il caso che l’Uefa si preoccupasse non solo di reprimere il tifo, ma di armonizzare e agevolare le condizioni delle trasferte perché, malgrado tutto, queste restano una fonte di guadagno per i club coinvolti”.