L’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Torino. La partita, valida per il 28esimo turno della Serie A Tim, si giocherà domani sera alle 20:45 allo Stadio Olimpico.
Mihajlovic ha detto: “Affrontiamo la squadra più in forma del momento…”
“Si, siamo in forma, abbiamo ottenuto risultati importanti. Però dobbiamo confermarci. Affrontiamo una grande squadra, allenata molto bene da un bravissimo allenatore. Il Torino è una buonissima squadra. Nel girone di ritorno ha perso qualche punto, ma a livello di organico è ben costruita. Hanno il capocannoniere del torneo, dovremo fare attenzione. Dovremo fare la partita giusta, con grande determinazione. Ho visto i miei concentrati, voglio il 100% da tutti perchè per noi è una partita importantissima. Vogliamo rimanere in alto“.
La Lazio vuole provarci per la Champions?
“Noi dobbiamo pensare partita dopo partita. Ho chiesto ai ragazzi di giocare come se fosse una finale. La classifica è corta e le altre non mollano. Sarà una grande lotta fino alla fine. Noi abbiamo l’obbligo di fare la partita giusta. Io ho grande fiducia“.
Momento topico della stagione?
“Sicuramente, momento decisivo. Per questo voglio che la gara di domani sia interpretata nella maniera giusta. Domani è importantissima per il nostro futuro, siamo in alto e vogliamo rimanerci“.
Sorpreso dalla maturità della squadra?
“No, avevo tanta fiducia nel gruppo già dal ritiro. Sapevo i giocatori che avevo a disposizione, avevo la loro disponibilità già dallo scorso anno. Stiamo ottenendo ottimi risultati, ma adesso dobbiamo farci trovare pronti“.
Keita come sta?
“Keita ha avuto un permesso concordato con la società, poi ha avuto un brutto taglio al piede che non gli ha permesso di allenarsi. Lo staff medico è stato bravissimo a rimetterlo a posto. Sarà sicuramente convocato, poi vedremo se giocherà dall’inizio o a partita in corso“.
La gara di andata contro il Torino è stata importante?
“Si, molto. Andammo a Torino senza giocatori importanti, mancavano Radu, Biglia, Milinkovic e de Vrij…Lì secondo me disputammo un’ottima gara, i giocatori che avevano giocato meno dimostrarono di essere da Lazio e che la Lazio è un grande gruppo. I meriti dell’ottima stagione che stiamo facendo vanno attribuiti al gruppo. Un gruppo coeso. L’allenatore fa delle scelte, ma sempre con grande onestà. Ognuno sa che può essere chiamato in causa e tutti danno il 100%“.
Immobile vs Belotti
“Sono i due attaccanti italiani più forti del momento, infatti sono titolari della Nazionale. Mi piace tantissimo Belotti, un giocatore che fa reparto da solo e fa tanti goal. Però non lo cambierei con Immobile, ci sta dando tanto a livello di reti, prestazioni e gruppo. E’ un leader, è sempre il primo ad incitare nei momenti no. Il giocatore lo conoscevo già, per questo l’ho voluto, però mi ha sorpreso molto come persona, ha grandissimi valori“.
La situazione infermeria? Marchetti?
“Marchetti ha avuto quel problema al ginocchio, poi ha provato a rendersi disponibile subito, ma complice anche l’influenza probabilmente per domani non sarà convocabile. Appena si rimetterà al 100% tornerà tra i pali. Andiamo avanti con Strakosha, che dà grandi garanzie. Un ragazzo in crescita, che sta lavorando molto bene. Thomas ha aspettato il suo turno ed è stato bravo. Anche Vargic sta crescendo, per quanto riguarda i portieri sono fiducioso. Marchetti comunque è il titolare“.
Modulo?
“L’importante è l’interpretazione. Con Lulic in campo possiamo cambiare modulo anche in corsa. La Lazio nelle ultime 7 partita ne ha vinte 6 e pareggiata una, cambiando spesso modulo. Quindi credo che conti l’interpretazione e l’umiltà. Lavoriamo tanto e ogni giocatore lavora in funzione dell’altro. Domani è una partita complicata e dobbiamo interpretarla come una finale“.
Come sta Basta? Patric?
“Patric è tornato in gruppo e ha lavorato bene, Basta è in un ottimo momento, a Bologna ha fatto molto bene. Entrambi ci danno garanzie, vedremo dopo l’allenamento di oggi. Ripeto, domani non sarà semplice, il Torino farà di tutto per renderci la partita difficile“.
Giulio Piras