Sulle frequenze di Radiosei, è intervenuto Giuseppe Dossena. L’attuale opinionista televisivo, ex giocatore granata e responsabile del settore giovanile laziale tra il 1992 e il ’94, ha parlato della sfida Immobile-Belotti e della Lazio.
Dossena su Immobile e Belotti: “Sono complementari: cercano gli spazi e la profondità, sono dinamici e generosi. Anche grazie alla crisi e alla mancanza di campioni veri ci sono diversi giovani su cui puntare. Siamo meno pessimisti di qualche anno fa, c’è una buona base su cui lavorare. Chiaramente bisogna aspettare di vederli a livello internazionale. Senza fretta e facendoli sbagliare però, qualcosa tireremo fuori.
Sono curioso di ammirarli dinanzi a avversari che li mettano in difficoltà. Le caratteristiche rimangono, speriamo solo non si inibiscano in situazioni del genere. Le premesse di certo sono buone. Anche l’Atalanta ha dovuto incontrare delle difficoltà per schierarli, così come il Milan. La crisi spinge la dirigenza a muoversi in questo senso. L’augurio è che in futuro anche la qualità possa crescere. Chi scelgo? Chiudo gli occhi e pesco, sono sereno con ognuno dei due a prescindere dal modulo. Immobile sa trovare la propria posizione in campo: ha fiuto e intelligenza tattica. Per entrambi non c’è il problema di come schierarli”.
INZAGHI ED EUROPA
Su Inzaghi: “Inzaghi aveva già fatto bene lo scorso anno. Aveva già dimostrato di essere da Lazio, la squadra lo seguiva ed era attenta a quanto proponeva. Fortunatamente per i biancocelesti Bielsa non ha fatto pace con se stesso. Bisogna avere certamente giocatori di qualità, ma l’ex tecnico della Primavera ha sempre dimostrato di essere credibile”. Poi sulla corsa all’Europa: “La Lazio ha il vantaggio enorme di non avere le coppe. Il derby di ritorno sarà importante per acquisire ulteriore autostima. È una squadra brillante per stare davanti alle altre e può farlo senza altri impegni: è attrezzata per centrare l’Europa. La Lazio è considerata una buona formazione, mancava il passo successivo di battere una grande. Ora lo fa con continuità, il successo con la Roma non mi ha sorpreso”.
LAZIO E MILINKOVIC
Sulla Lazio: “La squadra è ricca di talento e personalità. Milinkovic è tra questi. Questa Lazio non mi sorprende: la qualità è eccelsa ed è giusto rimanga in alto. Il serbo ha già mercato: deve sentirsi protagonista e cercare di migliorare ancora. Deve ambire a qualcosa di importante con la Lazio o eventualmente con qualcun altro se i biancocelesti volessero privarsene”. Infine sul Torino: “Aveva alimentato qualche speranza in più. Il settore difensivo è carente rispetto agli altri reparti e lo sta pagando. Giocatori importanti ci sono, ma per come era iniziato il campionato si pensava potesse ambire a qualcosa di più. Ma non è finita: mancano ancora dieci partite”.
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