Tra gli eroi del secondo scudetto laziale, pur non avendo mai vestito la maglia biancoceleste, c’è Alessandro Calori. L’attuale tecnico del Trapani ha parlato di Guerrieri e dei giovani talenti della Lazio.
Calori a radio Incontro Olympia è tornato a parlare del suo gol ai bianconeri: “E’ pazzesco che dopo tanti anni ancora vi ricordate del mio gol alla Juve (che decise lo scudetto a favore della Lazio, ndr). Fu una partita strana per tanti versi, per il tempo, per il clima, per lo stadio. Il tempo inizialmente era bello, poi improvvisamente iniziò a piovere forte per un quarto d’ora. Farci un film? Potrebbe essere una bella idea”.
Su Guerrieri: “Sta pagando lo scotto del passaggio dalla primavera alla prima squadra. Per diventare professionisti bisogna passare da questi periodi. Lui ha subito le difficoltà della squadra ma ha delle qualità e a breve le uscirà fuori. E’ un percorso di crescita, non si nasce imparati. Donnarumma è l’eccezione che conferma la regola”.
Sulla Lazio: “Ha giovani interessanti, in un anno tanti sono maturati. Poi la squadra si è rinforzata anche grazie al ritorno di de Vrij. La squadra ha trovato la propria dimensione, Inzaghi sta facendo un buon lavoro. Ha trovato l’alchimia giusta per fare un buon campionato. La Lazio deve provarci ad andare in Champions. Per vincere serve il giusto mix di giovani e senatori”.
Su Keita e Felipe Anderson: “Sono due giocatori di talento, entrambi bravi nell’uno contro uno. Keita trova più la porta, mentre Felipe Anderson cerca di più l’assist, se segna di più può diventare un giocatore importante. Il brasiliano può fare tutta la fascia mentre Keita è più offensivo. Anche Biglia è un giocatore importante. De Vrij è un leader difensivo”.
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