L’ex centrocampista olandese Aron Winter, ha ricordato il suo passato in Serie A, non dimenticando mai i derby giocati contro la Roma.
UN OLANDESE A ROMA
La colonia olandese della Lazio ha vantato sempre dei nomi altisonanti da Stam fino all’attuale de Vrij. Uno di questi era il centrocampista Aron Winter. Il giocatore nato nelle Suriname, ha collezionato con la Lazio dal 1992 al 1996, 123 presenze condite da 21 reti. Attualmente Winter è l’allenatore dell’Ajax Under 19. Squadra che vedrà avversaria la Juventus nella prossima giornata di Youth League.
UNA VITA IN A
Winter ne ha approfittato per ripercorrere la sua carriera ai microfoni del canale ufficiale dell’Ajax: “Mi piace il calcio in Italia. Qui ho disputato tante belle partite. Scendere in campo contro la Juventus è fantastico. Parliamo di una squadra con grandi record. Per noi giocare sfide come questa è un’opportunità di vedere a che punto siamo”. Poi ancora sulla sfida di oggi: “Visto il mio passato in Italia, questo è un incrocio speciale per me. Lo è anche per i ragazzi: quella con la Juventus è una partita speciale perché i bianconeri sono un grande nome del calcio mondiale. È un club che stuzzica la nostra immaginazione. Ho ricevuto messaggi da tanti amici e tifosi della Juventus. Hanno trovato bello che io fossi l’allenatore, ma allo stesso tempo sono ansiosi di incontrarci. Ajax e Juventus sono due top club del calcio mondiale. Sarà una bella gara e sono contento”
DERBY E NON SOLO
L’ex centrocampista viene poi interrogato sui derby di Roma e svela un retroscena di mercato: “Nel 1992 mi sono trasferito dall’Ajax alla Lazio. Dopo quattro stagioni a Roma, avevo diverse opzioni per continuare la mia carriera. Potevo anche andare alla Juventus, ma alla fine scelsi l’Inter. Naturalmente erano entrambe due grandi squadre”. Poi sul derby: “Non ho rimpianti nell’essermi trasferito a Milano. In Italia ho giocato tante grandi partite. In Serie A Milan, Juventus, Inter, Lazio e Fiorentina erano tutte grandi squadre. Il derby con la Roma era la gara più dura da affrontare”
CATENACCIO ALL’ITALIANA
Ha infine descritto il calcio italiano ai suoi ragazzi, utilizzando queste parole: “Ho raccontato ai ragazzi la storia di grandi campioni come Paolo Maldini e Franco Baresi. Il brasiliano Ronaldo era un mio compagno di squadra all’Inter, è stato uno dei più forti attaccanti con cui abbia mai giocato in carriera”. L’Italia è la patria del catenaccio: “Grazie al mio passato in Italia conosco il loro stile di gioco, sono sempre partite difficili da affrontare. Gli italiani ti concedono pochi spazi e sono maestri della difesa. Proveranno a colpirci in contropiede e dovremo stare attenti”.
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