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TOUR NELLE SCUOLE – La promessa di Djordjevic, gli idoli di De Vrij

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Torna l’appuntamento con il tour della Lazio nelle scuole. Stamattina Djordjevic, De Vrij e Basta hanno fatto tappa all’Istituto San Giovanni Battista, in compagnia dell’aquila Olympia. Di seguito, le loro risposte alle domande degli studenti.

Inizia Djordjevic, che parla del gioco di squadra: “A 18 anni pensavo soprattutto a me stesso. Poi, dopo un paio di anni, sono cresciuto e ho capito che un calciatore non può vincere da solo, così ho cominciato a pensare di più al collettivo“. Sullo stesso argomento, de Vrij aggiunge: “Nella Lazio mi sono trovato bene subito, anche se ho avuto qualche problema con la lingua. A calcio non si può giocare da soli, i compagni sono la cosa più importante. Abbiamo entusiasmo e voglia di vincere anche in allenamento, non solo in partita. Sto benissimo coi miei compagni, siamo anche amici e questo è importante per lo spirito di gruppo. Mi trovo bene con tutti, ma soprattutto con Felipe Anderson e Hoedt“.

Tra pochi giorni ci sarà il primo dei tre derby che caratterizzeranno questo scorcio di stagione. Immancabile la domanda, con una richiesta speciale per Djordjevic: “Un gol? Speriamo, già ne ho fatto uno in un derby. È la cosa più bella, spero di ripetermi“. Tocca poi nuovamente a de Vrij, che parla del suo idolo: “Non ne ho avuto uno, ma ci sono stati tanti giocatori forti che mi sono sempre più piaciuti. Per esempio nella Lazio c’erano Nesta e Stam, erano fortissimi e di livello mondiale“.

Sempre il difensore olandese racconta il suo impatto con la Serie A: “È un campionato interessante, mi piace moltissimo, bisogna sempre essere concentrati, è un calcio molto tattico, ci sono giocatori forti e squadre di livello. Non è stato facile arrivare sin qui, ma sin da piccolo ho dato il massimo e ci ho sempre creduto. Quando c’è stata la possibilità di arrivare qui l’ho colta al volo“. Tocca infine a Basta, che non ha dubbi su quale delle sue due squadre italiane preferisca: “La Lazio, mi é entrata nel cuore“. Il terzino si sofferma poi sulla visita ad Amatrice: “È la peggiore cosa che possa succedere a un essere umano, è una tragedia. Ci ha fatto piacere trovare le persone che hanno perso tutto, abbiamo fatto una cosa bella e utile. Bisognerebbe tornarci per dare una mano a questa gente“.

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