Facendo seguito ad ogni precedente deposito documentale ed al parere già reso dalla Commissione dei Saggi il 20 luglio 2016, l’avv. Gian Luca Mignogna comunica che in data di ieri ha provveduto a rimettere agli atti della FIGC copia telematica (E-book) della pubblicazione “Lo Scudetto Spezzato”, saggio storico/calcistico che ricostruisce nel dettaglio le vere vicende del Campionato di Prima Categoria 1914/15 e della sua postuma assegnazione d’ufficio.
Con l’occasione è stato evidenziato che il volume contiene e documenta puranche tutti i c.d. “fatti nuovi” che sono stati scoperti e sono emersi successivamente al lancio della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”, che legittimano ope iuris la richiesta di riesame e di assegnazione ex aequo del titolo in questione e che sconfessano definitivamente ogni più disparata tesi contraria artatamente prospettata tramite media da sedicenti esperti storiografici del settore.
I
nvero dall’esame del libro e degli elementi probatori ad esso acclusi, in particolare, è dato evincersi con estrema evidenza che, come indicato nel testo aggiornato della petizione medesima, risultano inconfutabilmente comprovati ed ampiamente documentati per talulas:
1) Dossier Mignogna/Felci (già in atti)
– il comunicato ufficiale del Lucca con cui la squadra toscana a due turni dal termine ufficializzò il proprio ritiro per motivi finanziari dal Girone Finale dell’Italia Centrale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva” del 17 maggio 1915);
– l’integrale definizione della classifica del Girone Finale dell’Italia Centrale, per effetto delle vittorie conseguite nell’ultima giornata dalla Lazio per il forfait del Lucca e dal Pisa per il forfait del Roman, con la conseguente conquista da parte della Lazio del titolo di squadra Campione dell’Italia Centrale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva del 17 maggio 1915);
– l’annullamento da parte della FIGC della prefinale del Girone Sud (a due sole squadre) prevista tra Internazionale Napoli e Naples per l’acclarata irregolarità di tesseramento di due calciatori, la mancata assegnazione del titolo del torneo meridionale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva” del 3 maggio 1915) e l’automatica conquista da parte della Lazio sia del titolo di squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale che del diritto a disputare la finalissima nazionale contro la squadra Campione dell’Italia Settentrionale;
2) Dossier Trane/Centro Studi 9 gennaio 1900 (già in atti)
– il forfait del Lucca nell’ultima giornata del Girone Finale dell’Italia Centrale, in cui era in programma Lazio c/ Lucca e la compagine laziale era saldamente al comando della classifica con due punti di vantaggio sul Roman (come correttamente riportato da “Il Messaggero” del 16 maggio 1915);
– il rifiuto del Genoa di accettare la direttiva emanata dalla FIGC per prevenire l’insorgenza bellica ed anticipare al 16 maggio 1915 l’ultimo turno del Girone Finale dell’Italia Settentrionale (come correttamente riportato da “La Stampa” del 12 maggio 1915), rimasto indisputato, in cui era in programma Genoa c/ Torino e la compagine genovese era provvisoriamente in testa con due punti di vantaggio su Torino ed Inter (come correttamente riportato da “La Gazzetta dello Sport” del 24 maggio 1915);
– la mancata ultimazione del Girone Finale dell’Italia Settentrionale determinata dalla sospensione di tale campionato, stabilita dalla FIGC il 23 maggio 1915, a seguito della mobilitazione bellica disposta dal governo (come correttamente riportato da “La Stampa” del 24 maggio 1915).
Ciò posto, è stato precisato che lo scrivente e tutte le componenti esterne che sostengono la rivendicazione tricolore attenderanno serenamente l’esito dell’assemblea elettiva del 6 marzo p.v., certi che successivamente gli Organi Federali provvederanno a calendarizzare un eventuale confronto sul “thema disputandum”, una possibile audizione delle parti interessate (se ed in quanto necessaria) ed un’equa decisione in merito atta a colmare un vulnus giustiziale/provvedimentale che perdura oramai da oltre un secolo.
Roma, 22 febbraio 2017