A poche ore da Pescara-Lazio, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, ha parlato Daniele Sebastiani, patron del club abruzzese. Queste le sue dichiarazioni.
SULLA SITUAZIONE DEI BIANCAZZURRI
“A Pescara le cose non stanno andando bene. Non siamo sfortunati, ma abbiamo dei limiti seri, e il fatto che abbiamo solo nove punti lo dimostra. E’ anche vero però che in 9 anni di gestione non ci sono mai stati così tanti infortunati. Il campionato però per noi non è finito. Ho detto ai giocatori di non guardare la classifica, ma di vivere partita dopo partita. Speriamo di chiudere dignitosamente questo campionato”
SULLA SFIDA DI DOMANI E IL ‘CASO’ KEITA
“Ai tifosi della Lazio dico che mi auguro che sia solo una partita di calcio. Il caso Keita? Con giocatori così le multe servono a poco. Purtroppo noi presidenti siamo diventati l’anello debole. Certe situazioni sono difficili da gestire, ma serve buon senso perché il senegalese è un patrimonio della società e, anche se ha sbagliato, è un riferimento importante per la Lazio. Forse a volte alcuni alciatori sono mal consigliati e in più hanno il problema che sono giovani. Per superare questi problemi, l’unico modo sarebbe un patto internazionale, secondo cui chi si comporta male non va nelle grandi squadre e non gioca. Invece in questo periodo i giocatori vanno in scadenza per prendere più soldi da altre parti. La rottura è inevitabile e la società non puo’ farci nulla, perché a quel punto conviene venderli e guadagnarci soldi. Quindi è più importante avere direttori sportivi bravi e seri che grandi giocatori”.