Roberto Muzzi, doppio ex di Udinese e Lazio, ha rilasciato un’intervista al Tempo in cui ha parlato anche della sua fede biancoceleste e dei derby di Coppa Italia.
Muzzi racconta com’è nata la sua lazialità: “Si, vengo però da una famiglia romanista. A 8 anni mio zio mi portava sempre allo stadio, vedevo da vicino Laudrup e Giordano. Da quel momento ho scelto la mia fede”. Come il ciondolo della Lazio a Trigoria e la rabbia di Bruno Conti: “Verissimo, entrai nello spogliatoio con l’aquila al collo e Conti mi ordinò di togliermelo, gli altri senatori mi guardarono male per diverso tempo. Era una regola interna, funzionava così”. Domenica c’è Lazio Udinese: “Gara tosta, difficile da pronosticare. Io lascerei perdere il turn over, per il derby c’è ancora tempo, l’Udinese è una squadra troppo pericolosa. Conosco bene i giocatori, li ho visti crescere, è meglio non rischiare nulla”.