Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:
“La Lazio sta dimostrando di valere il campionato che sta facendo. Quando sta bene fisicamente e mentalmente se la può giocare con chiunque, come ha dimostrato a Milano contro l’Inter.
A San Siro abbiamo assistito ad una interpretazione perfetta della gara, la cosa importante che ho notato e che quando la squadra di Inzaghi gioca così può dare fastidio a chiunque. Ho visto la giusta voglia di voler colpire l’avversario. Dispiace soltanto per la poca capitalizzazione di tutte le occasioni create, nel secondo tempo si è rischiato di mettere in discussione quanto fatto nella prima frazione. Questo aspetto va migliorato. Inzaghi deve essere bravo, a livello individuale, nel trovare il giusto equilibrio tra motivazione e determinazione senza farlo pesare troppo.
Il discorso non vale tanto con Immobile, l’attaccante biancoceleste deve essere sereno e tranquillo, ma riguarda Felipe Anderson che va spronato per dimostrare più cattiveria dentro l’area e per Milinkovic. I due ragazzi sembrano non avere la frenesia di fare gol, si entusiasmano più per un assist che per un gol. In questi casi la figura dell’allenatore è determinate per fargli venire la voglia di segnare. Felipe quando capirà la forza dei suoi mezzi diventerà un top player.
Ci vuole del tempo per smaltire una competizione come la Coppa D’Africa, prima di rivedere Keita al top della forma ci vogliono almeno venti giorni, è vero che ha giocato con costanza ma gli allenamenti non sono stati in funzione della settimana ma magari sono stati più blandi.
Nella gara contro il Chievo la Lazio è stata sprecona, ha creato tante occasioni limpide e con un contropiede ha perso. La trasferta di Pescara è un po’ come quella di Palermo dove se non le interpreti bene si rischia. Sono partite che la squadra avversaria può interpretare in maniera sbarazzina e potrebbe mettere in difficoltà i biancocelesti. Per mettere in difficoltà il Pescara ci vuole una Lazio aggressiva, l’interpretazione della gara deve essere fondamentale”.