Mino Caprio, famoso soprattutto per aver dato la voce a Peter Griffin, ha parlato della Lazio vista a Pescara, di Inzaghi e di Biglia.
PESCARA LAZIO
Q
ueste le parole di Mino Caprio a laziostory,it: “Una splendida goleada, ma ritengo che una vera grande squadra non debba cadere nell’errore di una battuta a vuoto come quella degli ultimi venti minuti del primo tempo. In cui oltre a concedere una rimonta sorprendente al Pescara, Marchetti ha dovuto salvare una situazione parando anche un calcio di rigore. Ecco, queste sono distrazioni che una grande squadra non può permettersi. Mi è piaciuta però moltissimo la reazione, che ha prodotto un secondo tempo all’altezza delle aspettative. Si è vista una grande prova all’altezza di quelle che erano le aspettative per i i primi minuti giocati in maniera brillante”.
INZAGHI
“Inzaghi si sta comportando come un vero maestro. Soprattutto con elementi più giovani che ha avuto già modo di guidare durante la sua esperienza in Primavera. Il suo arrivo sulla panchina della squadra è stato rocambolesco, ma visti i risultati non credo che Bielsa avrebbe potuto fare di meglio, anzi… Ritengo che il percorso interno precedente di Inzaghi lo abbia aiutato molto ad imporsi, ad essere seguito dal gruppo come si sta vedendo con chiarezza in questo campionato”.
BIGLIA
“Il rinnovo del contratto, che sembra imminente, pare aver fatto bene a Biglia. Nelle ultime partite l’ho visto letteralmente trasformato. Non più ombroso e un po’ indolente in campo, ma un vero playmaker capace di essere un punto di riferimento tecnico e agonistico. Un giocatore dalla grande classe che però non era sempre stato all’altezza della sua fama, soprattutto negli ultimissimi mesi. Da qualche partita lo vedo mettere in campo uno spirito diverso. Evidentemente la consapevolezza di continuare il suo cammino biancoceleste gli ha fatto dare il 100%. Accade spesso che un certo tipo di sicurezza consenta di sfruttare al meglio proprie professionalità in ambito professionale, non solo nel calcio”.
FORZA DEL GRUPPO E SCUDETTO 1915
“La Lazio è una squadra che fa della forza del gruppo il suo fiore all’occchiello. Mi aspetto qualcosa di più da Felipe Anderson, da Immobile e da Basta. Nel complesso mi pare che il talento non manchi. Sono rimasto impressionato dall’affidabilità del pacchetto difensivo. Scudetto 1915? Trovo l’iniziativa straordinaria. Ne sono un convinto sostenitore. Ritengo che ci siano i presupposti per vedere riscritta una pagina di storia non solo della Lazio ma di tutto il calcio italiano e fare così giustizia dopo oltre 100 anni”.
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