Dopo aver parlato di Baronio, Totti e Nesta, Francelino Matuzalem ha parlato della Lazio tra passato e presente.
L’ASSIST A KLOSE
Sull’assist a Klose nel derby: “A Roma i tifosi laziali mi ringraziano sempre per quell’assist a Miro. Mai per il gol in Supercoppa. E’ stato il gol più brutto della mia carriera ma anche il più importante. Tornando all’assist nel derby: vidi che Cissè stava tagliando in area e liberava lo spazio a Klose e gliela passai. Miro che è un fenomeno stoppò tra 3 avversari e con la calma del campione realizzò la rete decisiva al 95′. I laziali mi ricordano per quell’assist e per la scarpata in faccia a Totti (ride, ndr)”. Sui derby di Coppa Italia: “E’ sempre un derby, mi auguro che la Lazio vinca”.
INZAGHI E LA LAZIO
Sul tecnico biancoceleste: “Simone ha iniziato con gli allievi, ma già si vedeva la sua bravura. E’ un bravo ragazzo e sono felicissimo che la Lazio stia andando bene. Mi piace come fa giocare la squadra. Ha un attacco fortissimo e fa divertire. Obiettivo Lazio? A parte la Juve che vincerà lo scudetto, ci sono Roma e Napoli per la Champions. La Lazio può arrivare dietro queste. L’inter è forte ma non gioca bene, il Milan ha troppi alti e bassi. La Lazio può arrivare in Europa League se continua così. Stadio vuoto? Non è bello per la società e per i giocatori. Peccato perché è splendido vedere lo stadio bianco e celeste…”.
I BRASILIANI E BIGLIA
Matuzalem descrive Felipe Anderson: “Mi pare timido in campo. Ha tutto per diventare un fuoriclasse ma è discontinuo. Mi sembra che non sia convinto di se stesso. Poi per un periodo non giocava sempre e magari non si impegnava al massimo. Ha bisogno di un allenatore che gli dia sempre fiducia. Deve capire che è superiore agli altri. Quando è in giornata è devastante. Mi ricorda Hernanes che faceva 5 gare da fenomeno e poi spariva”.
Su Wallace: “E’ sicuramente meglio di Mauricio. Ha grandi capacità di crescita. Sta facendo bene, mi è spiaciuto per quell’errore nel derby. Non aveva ancora capito il valore della stracittadina. Se avesse commesso quell’errore contro ad esempio Milan o Inter, nessuno gli avrebbe detto nulla”. Su Biglia: “E’ un ottimo centrocampista. Quando non c’è la Lazio va in difficoltà. Chi è più forte tra me e lui? Io. Biglia ricorda Ledesma, ma Cristian faceva degli assist incredibili a Rocchi”.
PASSATO E ZARATE
“Come mi sono lasciato con la Lazio? Bene. Ho sbagliato io. Me ne sono andato in vacanza invece di andare in ritiro. La società era arrabbiata. Perché non tornai? Stavo troppo bene in Brasile (ride, ndr). Questo è il motivo principale, poi ho scoperto altre cose… Ma lasciamo stare, ormai è passato. Il mio ruolo preferito? Davanti la difesa. Da mezzala non mi trovavo bene. Delio Rossi mi dava libertà di muovermi vicino a Ledesma. Ballardini? Ho avuto dei problemi con lui perché mi voleva far giocare mezza punta. Quando l’ho ritrovato al Genoa mi voleva di nuovo far giocare mezza punta ma io gli chiesi di non spostarmi.
Dove mi sono divertito di più? A Brescia, era una bella squadra. Con lo Shakhtar ho fatto la Champions League e ho fatto belle cose. Ho segnato il gol più bello della mia carriera segnando col colpo dello scorpione alla Ibrahimovic. Ricordo che a San Siro andai testa a testa con lui e poi a mente fredda mi chiesi ‘ma che ho fatto?’ (ride, ndr)”. Infine su Zarate: “Il suo primo anno alla Lazio è stato più forte di Felipe Anderson. Ha fatto tante cose sbagliate: ha cambiato il suo atteggiamento in campo. Ha avuto problemi contrattuali. A un certo punto non era più tranquillo…”. Questa la seconda parte dell’intervista di Matuzalem a Radio Incontro Olympia.
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