Cristian Ledesma è tornato in Italia dopo le esperienze negative al Santos e al Panathinaikos. Si è rimesso in discussione ripartendo dalla serie B con la maglia della Lazio, dove giocano due ex primavera, ovvero Germoni e Palombi.
Q
uesto uno stralcio dell’intervista di Ledesma al Corriere dello Sport:
Nove stagioni alla Lazio indelebili. Come mai non ha rinnovato con Lotito? Sarebbe diventata una bandiera.
«E’ stata la parte della mia vita sportiva più importante quella alla Lazio. Poi l’ultimo anno non ho capito il mio ruolo e questo non mi è piaciuto. Ho scelto di andare via, ma con il presidente Lotito ci siamo lasciati bene».
Il legame con la Lazio è restato forte, suo figlio Daniel gioca nel settore giovanile.
«Sì, è felice di indossare quella maglia. Il legame rimarrà forte per sempre».
Il ricordo più bello delle stagioni a Roma qual è?
«Ce ne sono tanti. Il primo derby nel 2006 e subito gol (3-0, ndr). Ma anche la Champions League col Real Madrid, la Coppa Italia vinta contro la Samp e con la Roma. Un’esperienza umana unica».
Il rammarico, invece?
«Non ce ne sono. E poi io non sono uno che si pente delle cose che non arrivano. Certo qualche partita persa è pesata. La nuova Lazio? Si vede che c’è tanto lavoro dietro».
Alla Ternana ha trovato una colonia laziale: ci sono Simone Palombi, Mobido Diakitè e Luca Germoni.
«Un segno del destino. E’ sempre bello trovare un po’ di lazialità. Con Diakité ho giocato. Palombi ha grandi qualità. Può divetare davvero forte».
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