Non più un sogno, ma una solida realtà: è questo ormai la Lazio di Simone Inzaghi.
I NUMERI
Con la vittoria di ieri all’Olimpico sull’Udinese, la squadra biancoceleste ha superato l’Inter ed è ora a solo quattro lunghezze dal terzo posto del Napoli. Un risultato, a marzo e dopo due terzi di campionato, su cui in pochi avrebbero scommesso. Ecco perché dunque le aquile adesso devono credere nell’Europa e, perché no, fare un pensierino anche alla Champions League. A favorire i capitolini sono anche i numeri: a partire dal dato secondo cui il successo di ieri è il numero quindici in ventisei giornate. Un risultato che si pone ad un passo da quelli ottenuti nel 73/74 e nel 2000/01, quando i biancocelesti si spinsero a sedici a questo punto della stagione. 50 punti sono inoltre un bottino che era stato già raccolto nel 1999/2000, l’anno del secondo scudetto. Solo in cinque occasioni il fieno in cascina è stato più cospicuo alla ventiseiesima: nel 72/73 e nel 73/74, quando fu toccata quota 54 (ovviamente calcolando i tre punti a vittoria e non i due come all’epoca, ndr), seguiti dai 52 nel 97/98, 98/99 e 2000/01. Numeri importanti nonostante una gara non bellissima disputata dai ragazzi di Inzaghi: lo dimostra il fatto che, per la seconda volta in stagione, dopo la gara di andata contro la Juventus, non c’è stato nessun tiro in porta durante tutto il primo tempo. Negativo anche lo score relativo ai dribbling, con appena 9 riusciti su ben 26 tentativi, e ai cross, con tre andati a buon fine sui 25 tentati. Continua inoltre il digiuno di gol su azione all’Olimpico, che dura dalla gara contro l’Atalanta, dal momentaneo 1-1 firmato da Milinkovic Savic. Da allora due rigori di Immobile, con Atalanta e Udinese, e uno di Biglia, con il Milan. Per un totale di 315 i minuti senza gol su azione in campionato davanti al proprio pubblico.
I SINGOLI
Quanto invece ai singoli, non si può che partire dall’autore del gol partita, Ciro Immobile. Con il rigore che ha regalato i tre punti, l’attaccante napoletano è salito a 14 in campionato, più uno in Coppa Italia. Il bomber azzurro ha già raggiunto la coppia Rocchi-Pandev, che chiusero la stagione 2007/08 a quota 14, e ha altre 12 partite per poter incrementare il suo bottino. C’è da dire però che il ‘collega’ veneziano ha fatto meglio (16 gol, ndr) nel 2005/06 e nel 2006/07. Ciro vuole raggiungerlo e vuole fare lo stesso anche con Miro Klose, che nel 2012/13 firmò 15 reti. Quest’ultimo è il dato migliore nell’era Lotito, in precedenza solo Beppe Signori (22 centri nel 1992/93, 15 nel 1995/96), Giorgio Chinaglia (20 nel 1973/74), Hernan Crespo (18 nel 2000/01) e Bruno Giordano (17 nel 1978/79) hanno fatto meglio. Dall’attacco al centrocampo. Alessandro Murgia ha la sua prima gara da titolare in Serie A. Il numero 96 ha dimostrato ancora una volta tutte le sue qualità. L’ex Primavera è leader per palloni toccati (95), passaggi completati (63) e kilometri percorsi (11,702). In difesa, infine, si segnala Stefan de Vrij ha giocato ieri la 50esima gara con l’aquila sul petto. Con lui in campo la prima squadra della Capitale ha portato a casa 100 punti, con una media di due punti a gara. Media che si abbassa a 1,4 (73 punti totali) nelle 52 gare in cui non ha giocato. L’olandese anche ieri è stato tra i migliori con 8 palle recuperate, 5 anticipi, 4 disimpegni e ben il 90,5% di passaggi riusciti.