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E’ sempre il solito Balde Diao Keita: croce e delizia biancoceleste

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Dopo un mese di assenza dovuto alla Coppa d’Africa a Pescara si è rivisto Keita. Sei gare senza i suoi colpi di genio sono state dure da superare. La Lazio si è ormai abituata alle sue invenzioni. Inzaghi non ci ha pensato tanto e all’Adriatico lo ha subito rilanciato dal primo minuto.

Ed è stato subito il solito Keita: croce e delizia, forte ma indisponente. Il ventunenne attaccante senegalese con i pescaresi ha risposto alla grande. Giocate sempre in grado di fare la differenza, come sottolineato da Inzaghi prima della gara, ma anche un episodio che fa discutere. Domenica ha segnato il sesto gol in campionato (17 gare, 12 da titolare) suo nuovo primato personale. Però si è impadronito della scena anche fuori dal campo.

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LA DISCUSSIONE CON BIGLIA

Dopo la sostituzione il calciatore ha avuto un diverbio in panchina con Biglia. La scena non è sfuggita alle riprese delle telecamere. In settimana aveva già fatto discutere il fatto che Keita non fosse rientrato in tempo per la gara con l’Inter. Mercoledì però era a Roma e il passaggio del turno in Coppa Italia aveva cancellato le incomprensioni. Verso il giocatore non era stato preso alcun provvedimento, anche in vista di un eventuale rinnovo. Domenica dopo la ramanzina di Biglia non ci sono stati strascichi. Keita non si è isolato e ha festeggiato nello spogliatoio con i compagni. “Era solo un chiarimento tra loro. Per noi Keita è fondamentale”, ha spiegato Simone Inzaghi. Il tecnico vorrebbe continuare ad allenarlo anche in futuro ma a fine stagione le strade si potrebbero dividere. Il rinnovo del contratto non si sblocca e la scadenza (2018) è sempre più vicina. Ancora troppa la distanza tra la volontà di Keita di restare e quella del presidente Lotito che non ha nessuna intenzione di cederlo.

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