Ieri sera il Festival di Sanremo pareva il “Festival daa Garbatella”. Tutto è girato intorno a Francesco Totti, che mediaticamente è stato l’evento della serata. E sti cavoli degli artisti partecipanti o di special guest del calibro di Robbie Williams (tra l’altro simpatizzante laziale) e Keanu Reeves. Le luci dei riflettori dei media hanno messo in risalto la performance der pupone (leggi qui cosa ha detto).
LA “SIMPATIA” DER PUPONE
I
l Totti televisivo può piacere e non, ma senza dubbio è un personaggio costruito a tavolino. Probabilmente anni fa gli hanno spiegato come doveva comportarsi per risultare simpatico in tv e da allora interpreta questo personaggio ingenuo e un po’ grossière. Diciamoci la verità, Totti in tv è paragonabile a quegli ex vip degli anni ’90 che vanno a fare i reality. Nessuno mette in dubbio (eccetto Matuzalem) le sue qualità come calciatore, ma come personaggio tv… lasciamo perdere…
GIORGIA E’ LAZIALE, MA NON DITELO A NESSUNO…
Ma passi tutto il clamore mediatico che si è creato intorno al capitano della Roma, su cui poi Carlo Conti ci ha scherzato tutta la sera, quasi contento che il giorno prima la sua Fiorentina avesse preso 4 schiaffoni dai giallorossi. Non sono qui per emulare Aldo Grasso e iniziare un’iperbole sociologica sulla crisi culturale della tv italiana. Piuttosto voglio soffermarmi su un altro episodio che mi ha rattristato. In tarda serata si è esibita Giorgia Todrani, che ritengo la miglior voce femminile italiana dopo, se non alla pari, di Mina. Una performance splendida che ha fatto impallidire i giovani artisti presenti all’Ariston. Peccato che quando poi Carlo Conti gli ha chiesto se il figlio stesse guardando il festival lei ha risposto: “Sicuramente perché c’era Totti”.
Per chi non lo sapesse, Giorgia è tifosa laziale (non simpatizzante, è proprio tifosa!). Per carità, questo non vuol dire che debba esserlo anche il figlio. Ci mancherebbe altro. La cosa che mi rammarica è che la cantante romana ha sempre eluso domande sul calcio. D’altronde l’ultimo video in cui dice forza Lazio risale al 1995 dopo il celebre Lazio Fiorentina 8-2. Probabilmente da allora non ha più pronunciato in tv quelle due parole. Lo scorso ottobre alla Gazzetta ha raccontato dei litigi col figlio durante i derby, ma erano anni che non parlava di Lazio. Ma allora perché ostentare che il figlio tifa Roma in prima serata su Rai 1? Ce n’era davvero bisogno?! Forse per vendere più dischi sì…
IO LAZIALE? NO HO SMESSO!
Non è il primo artista che si comporta così, ce ne sono altri che sono laziali e lo tengono nascosto. Ad esempio nelle nuove generazioni Alessio Bernabei (ex frontman dei Dear Jack) e Mattia Briga sono laziali. Eppure non l’hanno mai dichiarato pubblicamente. Briga addirittura frequentava la Curva Nord, quindi parliamo di un tifoso sfegatato. Anche nel mondo dello spettacolo c’è chi ha ripudiato il suo passato biancoceleste per passare all’altra sponda. Sabrina Ferilli (famiglia lazialissima) e Ilary Blasi sono i casi più eclatanti, ma anche De Sica che recentemente ha dichiarato che la sua lazialità è più che altro un’invenzione mediatica.
ANCHE LA RAGGI E’ LAZIALE
Anche Virigina Raggi ha preferito nascondere la sua fede biancoceleste. Tanto che quest’estate ha rifiutato la maglia di Immobile regalata dalla società al figlio. Il responsabile della comunicazione Lazio, Diaconale ha spiegato: “Il Campidoglio ha rifiutato ritenendo doveroso mantenere imparzialità calcistica. La scelta di non accettare il nostro dono è assolutamente legittima, la nostra voleva essere solo un’iniziativa carina. Nessuna polemica, però”. Inspiegabile allora il tweet della sindaca a Totti di qualche giorno fa che ha sollevato non poche polemiche.
Fabrizio Piepoli