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Del Nero: “Inzaghi uomo spogliatoio, ha creato l’ambiente ideale per i giocatori”

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Per parlare dell’incontro di sabato sera tra Empoli e Lazio il doppio ex Simone Del Nero, ora alla Carrarese, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Laziali On Air’.

Che impressione ti ha fatto la Lazio in questa stagione? “Ho sempre creduto che Inzaghi potesse essere migliore come allenatore che come giocatore. Alla guida della Primavera biancoceleste mi ha dato l’impressione di poter raggiungere ottimi risultati. Si ritiene ancora un uomo di spogliatoio ed è molto vicino ai suoi calciatori, senza creare muri. Il rapporto di fiducia e di confidenza che si è venuto a creare porta certamente benefici alla squadra”.

Con il Milan l’attacco della Lazio ha sprecato tante occasioni: “Non sempre si possono segnare quattro reti. Fosse così la Lazio sarebbe prima in classifica. La squadra ha bisogno di altri attaccanti per avere valide alternative. Anche se le punte che sono in squadra hanno un peso importante. Immobile già aveva fatto vedere quanto vale aggiudicandosi la classifica dei cannonieri con la Juventus. Bisogna migliorare gli automatismi e sotto rete“.

La Lazio raggiungerà l’Europa? “Da laziale ne sono certo. L’Atalanta sta facendo bene ma non credo che possa riuscirci fino in fondo. Mi sembra che la Lazio sia maggiormente attrezzata rispetto i bergamaschi e la Fiorentina.

Scudetto già assegnato? “Penso di sì… e me lo auguro. Anche perchè se non fosse così per i laziali potrebbero aprirsi scenari poco piacevoli”.

Al secondo posto? “Il Napoli. A Madrid davanti a 90mila spettatori, nonostante abbia perso, ha giocato alla pari contro uno squadrone come il Real”.

Cosa manca ad Anderson e Keita per fare il definitivo salto di qualità? “Non ho consigli da dargli. Keita ha mezzi straordinari e lo sta dimostrando. Bisogna lasciarli lavorare serenamente, Sono ancora giovani e possono pagare troppe tensioni e responsabilità. Soprattutto a Roma dove serve una grande personalità per emergere”.

Sulla gara con l’Empoli: “Quello toscano è un gruppo giovane. Hanno accumulato un buon vantaggio sul terzultimo posto, anche se non possono ancora ritenersi tranquilli. La Lazio dovrà essere più precisa sotto porta se non vuole avere gli stessi rimpianti delle gare con Chievo e Milan”.

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