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Cucchi: “Sono da sempre laziale. Il 14 Maggio? Ecco come mi sentivo…”

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Riccardo Cucchi, storico ex commentatore di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, è intervenuto, durante la sua visita a Formello, ai microfoni di Lazio Style Channel.

UNA VITA DI CALCIO

Oggi Riccardo Cucchi ha visitato Formello. Terminata la visita, l’ex telecronista ha poi rilasciato un’intervista a Lazio Style Channel. Ha iniziato a parlare della sua carriera: “Quando sento la sigla di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ si trasforma tutto in un mare di emozioni e di ansia perché bisogna stare sempre attenti a quel che si dice. Il nostro mestiere è quello di raccontare la partita, molto più difficile è entrare nei meandri di questo Club. Ho visto delle cose che non avevo mai osservato in 38 anni di carriera. Sto capendo solo oggi cosa voglia dire vivere Formello e preparare ogni gara di campionato. Ho sempre pensato che il nostro lavoro fosse basato su un solo elemento, quasi filosofico: assecondare la passione, di cui vive il calcio. Ovunque c’è passione ed è importante rispettarla“.

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SONO LE 18 E 4 MINUTI DEL 14 MAGGIO DEL 2000…

L’ex telecronista ha poi commentato le sue emozioni il giorno del secondo scudetto della Lazio: “Ho un ricordo meraviglioso di Inzaghi e ho avuto il piacere di raccontare la gara nella quale segnò quattro gol al Marsiglia. Ho due maglie che conservo con cura: quella che indossò Inzaghi in quella partita e quella di Veron del 2000. Mi era sempre stato chiesto per quale squadra tifassi. Sono sempre stato un tifoso della Lazio. Il 14 maggio avevo un groppo in gola che stava salendo. Voglio raccontare che nel ’74 ero in curva a vivere Lazio-Foggia, ad esultare al rigore di Chinaglia. Avevo la radio accesa con la voce di Enrico Ameri che diceva: “Lazio Campione d’Italia”. Da quel momento ho pensato che sarebbe stato un sogno raccontare uno scudetto della Lazio. Ho saputo solo dopo che la mia voce era stata irradiata all’interno dell’Olimpico il 14 maggio“.

FORZA LAZIO

Cucchi ha poi concluso: “Questo lavoro vive di passione: dobbiamo emozionarci per emozionare. Ho sempre avuto accanto a me un binocolo. E’ fondamentale in certi momenti della partita, è stato un mio compagno fedelissimo. La Lazio non è solo calcio, ha fatto meraviglie in ogni disciplina e per questo è una Polisportiva. Sarà bello vedere l’allenamento di quest’oggi. Murgia mi piace moltissimo, è un giocatore molto forte: mi ha colpito da subito, ho anche raccontato il suo primo gol in Serie A a Torino. Ho descritto anche il poker di Parolo a Pescara, ma in precedenza, l’ho fatto presente anche ad Inzaghi, ero in radiocronaca anche in occasione delle quattro reti realizzate dallo stesso tecnico biancoceleste contro il Marsiglia“.

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