Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto da Formello nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Empoli-Lazio. La sfida, valida per il 25esimo turno di Serie A Tim si giocherà domani sera al Castellani di Empoli alle ore 20:30.
Smaltita la delusione di Lazio-Milan?
“Si, abbiamo visto tutti, veniamo da 3 partite contro Chievo, Pescara e Milan in cui abbiamo dominato per impegno profuso e prestazioni. Sono orgoglioso della mia squadra perchè abbiamo fatto grandissime prestazioni. Il rammarico è non aver chiuso la partita, su questo dobbiamo migliorare“.
In attacco forse troppo giovani?
“Come detto sono soddisfatto dell’impegno profuso, ma sono consapevole che dobbiamo migliorare per vincere queste partite. E’ tutto frutto di un processo di crescita. Davanti abbiamo fatto un’ottima gara facendo tutte e due le fasi. A volte capitano gare così. Donnarumma ha fatto grandi parate…Dobbiamo acquisire la cattiveria necessaria per chiudere certe partite. Ribadisco lunedì abbiamo fatto un’ottima partita“.
Cosa serve per ritornare in alto?
“Dobbiamo continuare a giocare in questo modo. Giocando così ne vinceremo tante…Siamo lì dall’inizio dell’anno e vogliamo rimanerci. Siamo in semifinale di Coppa Italia e vogliamo sempre migliorare. Il cruccio è che certe partite dovrebbero finire con un risultato diverso“.
Milinkovic?
“Abbiamo qualche problemino. Lunedì abbiamo speso molto. C’è qualche dubbio che ci porteremo dietro. I ragazzi sono comunque tutti convocati. Domattina dopo un allenamento a Empoli decideremo“.
Lulic?
“Domattina vedremo come staremo e come la squadra avrà assorbito l’allenamento di oggi. Lulic è stato fuori col Milan ed il Pescara. Si è allenato molto bene. E’ normale sia dispiaciuto, ma credo domani lui giocherà“.
Bastos?
“Sta pagando l’infortunio che ha avuto. Adesso si sta allenando molto bene, è cresciuto molto. Stando due mesi fuori alcuni giocatori lo hanno superato nelle gerarchie, dimostrando di essere da Lazio. Chi lo ha sostituito, Wallace e Hoedt, ha fatto bene. Bastos lo ritengo importante. Ha avuto un infortunio grave, adesso si sta mettendo alla pari e quando lo riterrò opportuno lo metterò dentro al di là della difesa a 3 o a 4“.
Si parlava di cattiveria, questo si può allenare?
“Si può migliorare in tutto secondo me. Vorrei fare una premessa: i miei attaccanti hanno fatto un’ottima partita. Io sono contento della loro prestazione. Lo stesso Immobile, su cui ho sentito qualche critica, ha fatto bene. Si è procurato il rigore. E’ normale che tutti devono cercare di essere più cattivi in zona gol per chiudere certe partite. Il Milan può cambiare le partite con una giocata…“.
La Lazio reagisce subito alle difficoltà, è importante la compattezza del gruppo?
“Siamo sempre ripartiti nel migliore dei modi. La volta scorsa ripartivamo da un derby perso, stavolta da un pareggio con una grande prestazione…Domani dovremo fare una partita importante. L’avversario gioca bene a calcio, gli ultimi due anni a Empoli abbiamo perso. Dovremo essere concentrati e partire subito al meglio“.
Bisogna migliorare in difesa?
“Chiaramente si. Eravamo stati impeccabili e concentrati fino all’86esimo. Mi è dispiaciuto soprattutto per i difensori che avevano fatto una grande prestazione. Eravamo in 3 e probabilmente i nostri avevano paura di far fallo. Suso si è inventato la giocata“.
Felipe Anderson arriva poco lucido alla conclusione?
“Vale lo stesso discorso di prima. Secondo me Felipe lunedì è stato intenso, disponibile, lavorando continuamente per 90 minuti. Sono contento di lui perchè sta crescendo e sa di essere un giocatore molto importante per noi“.
Empoli trasferta insidiosa, si può avvertire il contraccolpo di Lazio-Milan?
“Giochiamo con una squadra che si conosce bene. Il modulo è lo stesso. Il loro allenatore è bravo e concreto. Noi siamo pronti, la squadra sa che andremo in un campo insidioso e dovremo giocare al meglio“.
De Vrij sta bene?
“E’ un altro di quelli, come Basta e Patric, che hanno qualche problemino. Faremo qualche valutazione perchè nelle prossime settimane avremo tante partite da giocare“.
Giulio Piras