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Chiesa crede nella Lazio per il match di Empoli. E sul vice Immobile…

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Per parlare di Empoli-Lazio, ma non solo, è intervenuto, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex attaccante biancoceleste Enrico Chiesa.

SULLA COPPA ITALIA 2002

Giocavamo di pomeriggio in quella finale vinta. In area di rigore arrivò un rimpallo e tirai nell’angolino“.

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SULLA SFIDA DI SABATO SERA

Il Castellani è uno dei quei campi che si digeriscono male. Sarà una partita difficile ma la Lazio è tecnicamente superiore. Anche se l’Empoli è migliorato”.

SULL’AVVENTURA IN BIANCOCELESTE

Sono arrivato in un momento particolare della mia carriera. Se ci fossi arrivato senza infortuni e niente, quella sarebbe stata una parentesi diversa. Ringrazio la Lazio perché mi ha dato la possibilità di rientrare, ma non stavo bene e non sono riuscito a togliermi quelle grandi soddisfazioni che avrei potuto ottenere. Non ero reattivo come prima e, giocando ogni tre giorni, non avevo neanche la possibilità di fare allenamenti specifici. Per quello, dopo un po’, ho scelto di andare in un ambiente più tranquillo come Siena. Non sono mai tornato quello che ero prima. Quando si subisce questi infortuni, bisogna essere sinceri con sé stessi, al 100% non ci torni”.

SUGLI INFORTUNI SUBITI

Mi sono rotto il tendine rotuleo, una cosa rara, capitata a me, a Ronaldo e Ibrahim Ba. Solitamente è una problematica che si incontra in uno sport come lo sci. Anche Ronaldo, come me, non è più tornato lo stesso. Questo perché il tuo corpo cambia e subentra il timore di rifarsi male. Per fortuna l’adrenalina del campo riesce a farti andare avanti e dimenticare”.

SUI SUOI COMPAGNI D’ATTACCO ALLA LAZIO

Le coppie eravamo io e Simone Inzaghi, Claudio Lopez e Corradi. Con Simone siamo amici e ne parliamo ancora. Lui era un grandissimo giocatore. Il fratello ha fatto più gol ma Simone poteva farne altrettanti. Ora si sta prendendo rivincite da allenatore, è molto bravo. Ha risposto alle critiche sul campo, con umiltà. Le critiche sono molto belle, spero un giorno di averle anche io”.

SUL POCO CINISMO ATTUALE

La Lazio deve lavorare tanto sull’ultimo passaggio e sulla finalizzazione. La squadra gioca molto bene. Le gare durano 90 minuti e bisogna saperle leggere. Non mi sento di parlare di cali di concentrazione. La prossima volta sapranno fare tesoro dei loro errori. Tutti, dai giovani a Inzaghi. Anche Mourinho l’ha fatta”.

SUL COMPAGNO PIÙ FORTE MAI AVUTO

Roberto Mancini. Da giocatore in campo mi ha dato una grande mano quando ero giovane. Da tecnico anche”.

SUL DERBY

Ne giocai anche io quattro in un anno. È come giocare 30 partite. Partita impressionante. Non siamo stati fortunati. Il rigore di Sinisa, il mio palo, Cassano al 90‘”.

SUL TRIDENTE DI OGGI

Anderson è un giocatore potenzialmente da 10 gol l’anno. Davanti al portiere deve avere un alto tasso di concentrazione. Lavora molto per la squadra. Nel secondo tempo contro il Milan sembrava giocare da solo. Keita ha delle potenzialità per segnare di più. Immobile sta facendo il suo. È nella sua media realizzativa. Tutte le squadre possono poi essere migliorate. Devi essere fortunato e bravo nelle situazioni di mercato. A gennaio un sostituto di Immobile non te lo regalano. Credo che la Lazio possa far bene così. Keita può fare il centravanti all’occorrenza”.

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