La Lazio, all’indomani dell’accordo per lo stadio della Roma, comincia a muoversi per il suo di impianto. L’Avv. Gentile riporta in auge il progetto che il presidente Lotito presentò qualche anno fa.
LO STADIO DELLE AQUILE
Il progetto è pronto da oltre dieci anni, ideato dall’A.M.A. Group del professor Alfonso Mercurio. Il progetto è stato poi aggiornato e rivisitato. Prevede una capienza di 40mila posti e richiede tre anni di lavori per realizzarlo. Niente barriere, ma terreno di gioco vicino agli spalti in pieno stile inglese. Al massimo potrebbero essere innalzati dei cristalli sotto il livello del rettangolo di gioco. Più che uno stadio comunque una casa per la famiglia laziale. La società biancoceleste è pronta a rispolverare il modello. Di seguito le dichiarazioni dell’avvocato Gian Michele Gentile alla Laziosiamonoi:“Verrà preso in esame quel progetto. L’elemento forte di quello della Roma è dato dal fatto che loro volevano farlo lì e gli hanno concesso di farlo lì. Dall’altra parte la Lazio vorrebbe realizzarlo sulla Tiberina per ragioni di carattere economico. Poi il comune interviene sui vincoli, sulle cubature. Così come ha messo bocca nel progetto presentato dalla Roma, può farlo per quello presentato dalla Lazio. Quello giallorosso ha vincoli maggiori, rispetto a quello che avrebbe quello biancoceleste”.
PROBLEMA ESONDAZIONE
“L’esondazione non è un problema, non si è mai verificata, basterebbe costruire delle pareti e rialzare gli argini del fiume. Il sistema che è stato collaudato dimostra che lo stadio ha bisogno di un contorno che sia economicamente redditizio per mantenerlo, bisogna raggiungere un equilibrio che possa dare alla società la possibilità di gestire l’impegno e al comune di non avere una cementificazione esagerata. Nel rispetto delle reciproche esigenze penso non ci saranno problemi, nessuno vuole costruire una città intorno allo stadio”.
MUSEO E BUSINNES CENTER
“Lo stadio delle Aquile avrebbe una capienza di 40mila, con un’area commerciale e un museo: su modello delle grandi potenze europee come Juventus o Bayern. A questo punto sarà il presidente a decidere come e quando farlo, attraverso quali consulenti. Si tratta di passare alla fase operativa per realizzarlo”.