P
er parlare di Lazio-Udinese di domenica prossima, durante la trasmissione radiofonica Laziali On Air è intervenuto un ex bianconero, Raffaele Ametrano, centrocampista dei friulani all’epoca della sua carriera da calciatore ed ora allenatore dell’Under 15 dell’Udinese.
C’era da aspettarsi un debutto del genere per Simone Inzaghi? “Personalmente non lo conosco ma già l’anno scorso si intravedeva del potenziale in questo allenatore. Pensare che stava andando alla Salernitana… se un allenatore è forte o non è forte lo si capisce dalle dichiarazioni dei giocatori, e da come i calciatori della Lazio parlano di Inzaghi si capisce come il tecnico sia riuscito a toccare le corde giuste della rosa, anche in una piazza difficile a livello ambientale come Roma. La Lazio al momento è una delle squadre in Italia che sta giocando meglio a calcio.”
Quali sono i calciatori che più apprezzi della rosa della Lazio? “Quella biancazzurra è senz’altro una rosa di qualità, da Immobile, Keita e Felipe Anderson non mancano gli uomini di talento, soprattutto in attacco. Bisognerà capire sul mercato se la società resisterà agli assalti delle big per potenziare la squadra partendo proprio dalla base attuale, tenendo tutti i calciatori più forti.”
Il calcio italiano potrà colmare presto il gap con altre realtà? “Difficile al momento rapportarsi con le squadre tedesche, inglesi e spagnole. C’è il problema degli stadi, in Italia sono Juventus, Udinese e Sassuolo hanno un impianto di proprietà. Per uscire dal guado sarebbe importante puntare sul settore giovanile ma è particolarmente difficile, perché in Italia si vuole tutto e subito sia dal punto di vista del risultato, sia dal punto di vista delle strutture che invece vanno preparate con calma, in particolare a livello di giovanili. C’è da dire che la Nazionale sta lavorando in questo senso: la necessità ha portato nell’ultimissimo periodo maggiore coraggio nel lanciare i talenti più giovani.”
Che tipo di Udinese incontrerà la Lazio? “L’Udinese ha talento e qualità e quando è stata in grado di esprimerla ha battuto il Milan, messo in difficoltà l’Inter e altre grandi squadre. Adesso la squadra sta attraversando un momento di appannamento forse dovuto anche al margine di sicurezza rispetto agli ultimi tre posti in classifica. La trasferta romana potrebbe dare una scossa, giocare all’Olimpico regala sempre grandi motivazioni.”
Ieri il crollo della Fiorentina in Europa League ha stupito, ma anche la Roma è stata di nuovo sconfitta, pur avendo già messo al sicuro il risultato in Spagna. In Champions la Juventus ha fatto bene, il Napoli ha tenuto testa al Real ma è a rischio eliminazione. Com’è messo davvero il calcio italiano in Europa? “Secondo me è a un buon livello, il calcio a volte è troppo legato agli episodi e se non si fanno le cose giuste le situazioni si ribaltano completamente. Ieri la Fiorentina avrà portato molti a spegnere la tv dopo il due a zero, poi abbiamo visto cosa è successo. La Roma invece aveva presentato una formazione imbottita di riserve. La Juventus mi sembra l’unica squadra davvero matura in Italia anche a livello continentale.”
I due ko subiti peseranno psicologicamente nella corsa europea per la Fiorentina? “I viola in questa settimana si sono giocati un bel pezzo di stagione, perdere lo scontro diretto a Milano e poi uscire dall’Europa in quel modo è stata una mazzata soprattutto a livello mentale. Credo che alla lunga la Fiorentina non riuscirà ad imporsi nelle prime sei posizioni. Ci sarà da fare attenzione all’Atalanta, è una squadra che non ha ancora nulla da perdere e potrebbe mettere in difficoltà squadre più blasonate. Credo che invece per lo scudetto e per gli altri due posti in Champions la corsa sia indirizzata piuttosto chiaramente: alla lunga i valori vengono fuori, anche l’Inter sta uscendo fuori bene ma pagherà il ritardo iniziale accumulato in avvio di campionato.“