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Aggredito Luca Toni prima di Avellino Verona: “Sembravano bestie”

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L’attaccante ex gialloblu Luca Toni era in macchina per andare allo stadio con il presidente scalingero Setti quando un gruppo di ultrà irpini ha aggredito la fila di macchine. 

IL RACCONTO

Luca Toni racconta ancora scosso la sua disavventura al Corriere della Sera:”«Erano quattordici, quindici, forse di più. Impazziti, sembravano bestie, uno con un calcio ci ha buttato giù il finestrino. Gli altri prendevano a pugni l’auto, tremava tutto, schegge ovunque. E lì davanti, a venti metri, ma venti veri, c’erano due vigili che non hanno mosso un dito mentre quei disgraziati provavano ad ammazzarci. Si sono girati dall’altra parte». Probabilmente scambiato per tifosi comuni, la rabbia degli irpini si è abbattuta sul presidente gialloblu e sull’ex numero 9: “Quei delinquenti non hanno nemmeno guardato chi ci fosse dentro l’auto, non avevamo né sciarpe né altro, io stavo dietro, nessuno poteva vedermi. Pensavano fossimo tifosi. Se non fossimo riusciti a scappare subito chissà che sarebbe successo. Il calcio è malato, questi non sono tifosi, solo delinquenti, ma così non possiamo andare avanti». Immediata la solidarietà dall’Avellino e dal presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi. Le due tifoserie sono da anni rivali e sarebbero i cori dei veronesi durante il girone di andata ad aver “motivato” l’aggressione.

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