Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex capitano della Lazio, attuale allenatore dei Giovanissimi biancocelesti, Tommaso Rocchi, per analizzare il momento della squadra di Inzaghi in vista della sfida contro l’Atalanta.
Innanzitutto gli auguri alla società, neo 117enne: “Il 9 gennaio è sempre un giorno importante. La Lazio c’è da tantissimi anni, è bello che si festeggi questo giorno. E’ una società storica, per me è tanto importante quanto per i tifosi. Sono contento di farne parte ed è bello che ci sia sempre la possibilità di festeggiare insieme un evento così importante“. Rocchi ha nel cuore la Lazio e la sua gente: “Ho un legame bellissimo con i sostenitori biancocelesti. Ricordo ancora lo striscione che mi dedicarono in occasione del mio centesimo gol con l’Aquila sul petto. Sono sempre rimasto lo stesso, sono molto attento alla professionalità, all’educazione e al rispetto. Abbiamo sempre avuto gli occhi addosso, siamo stati un esempio per i più giovani e per tutte le persone che ci venivano a vedere allo stadio. Ho dato il massimo per me e per la squadra, conscio d’esser osservato in maniera diversa. Per questo, mi sono sempre comportato in un certo modo. Sono fiero del mio contributo e per ciò che sono riuscito a trasmettere alla gente che mi ha ricambiato con grande affetto. Ho un legame molto forte con la Lazio e con la gente laziale“. Tanti i ricordi con l’aquila sul petto: “Ho tanti ricordi piacevoli degli anni alla Lazio; ho giocato in Champions League e vinto trofei con la maglia biancoceleste. Ottenere risultati importanti vuol dire anche scrivere la storia del club. Sento ancora Ledesma, l’ho visto anche in estate. Io e Pandev eravamo complementari; lui preferiva ricevere la palla sui piedi e venire incontro per giocarla, conosceva i miei movimenti e dialogavamo bene“. Poi su Ciro Immobile: “L’attaccante ha bisogno del gol. Immobile ha sempre avuto delle occasioni, è stato sfortunato, avrebbe meritato qualche gol in più. La rete è arrivata contro il Crotone ed è molto importante per lui, per la squadra e per la vittoria. In occasione di Lazio-Pescara ho detto a Ciro di continuare a far bene, gli mancano un po’ di gol per arrivare a cento reti, può arrivarci (ride, ndr). Mi piace molto come calciatore; gioca per la squadra e ha il fiuto del gol. Si inserisce molto bene, attacca lo spazio ed è completo. Può crescere e, in questo momento, può confermarsi a certi livelli. Non deve sentirsi appagato. Ciro come Klose? Klose era un giocatore molto importante, bravo in ogni aspetto. Immobile è all’apice della crescita, ha il gol nel DNA e ha tutte le qualità per continuar a far bene in futuro“.