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Rambaudi: “Voglio che la Lazio si imponga sull’Atalanta”. Poi su Cataldi

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Roberto Rambaudi è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare di Lazio Atalanta e di Cataldi al Genoa.

LAZIO ATALANTA

Rambaudi commenta la gara di domenica: “Sarà una partita difficile, che devi giocare a grandi ritmi. Mi aspetto una Lazio differente rispetto a quella contro il Crotone. Si tratta di un esame importante, contro una squadra che sta bene ed è in salute. Se dovesse fare la  prestazione e vincere la Lazio darebbe continuità a quello che sta facendo. Contro Gasperini ci sono tanti scontri nell’uno contro uno. Giocano con un grande ritmo: Gomez e Kurtic possono metterti in grandi difficoltà. Devi farli correre, rubare la palla all’avversario e sorprenderli verticalizzando velocemente”.

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TATTICHE

Rambaudi è contrario a una Lazio speculare all’avversario: “Inzaghi di solito mette le squadre a specchio: non sono d’accordo. In qualità di Lazio devo fare la mia partita ed avere una mia identità. La differenza nell’Atalanta è proprio questa: i bergamaschi sono loro stessi e giocano nel loro modo contro qualsiasi avversario. Questa mentalità di adattarsi sempre all’avversario che ha la Lazio non mi convince. Non credo che si sia fatto male, visto i 37 punti: però così non si alza l’asticella della squadra e non si cresce”.

DIACONALE

Rambaudi commenta le parole di Diaconale: “Che Diaconale va a dire le strategie di mercato in giro non lo condivido: dovrebbe essere il direttore tecnico a dire come funziona il mercato. Concordo nell’idea di colmare i vuoti che ci sono, come trovare l’alternativa alla prima punta. Bisogna comunque ricordarsi che a gennaio non hai la forza economica di portare giocatori alla Lazio. Bisogna essere realisti e lavorare con quello che si ha e crescere. Però poi dovranno dire cosa vogliono fare da grandi”.

CATALDI

Su Cataldi passato in prestito al Genoa: “Era inevitabile perché non era ben visto dalla società e dal tecnico. Allenatore e società sono lì per fare delle scelte e sono usciti allo scoperto. Non si è trattato di rendimento: quando è stato chiamato in causa ha fatto bene. Il problema è che dopo il bellissimo anno con Pioli, non è stato valorizzato. L’allenatore ha ampiamente dimostrato che preferisce altri. Non è una cessione che prevede un’ andata e il ritorno secondo me, poiché Cataldi con Inzaghi a giugno non troverebbe comunque spazio. Cataldi è stato coraggioso ad andare via, visto che alla Lazio non è stato tenuto in considerazione. Sono state date chance ad altri giocatori, cosa lecita, per carità. Però lui ha capito che le parole se le portano via il vento. Sicuramente è stato gestito male, poi ora Milinkovic-Savic, che ha preso il suo posto, sta facendo bene. Ma al serbo sono date tante chance, quelle che non sono state date a Cataldi”.

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