Maurizio Manzini, storico Team Manager biancoceleste, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel, raccontando la festa di Bruxelles. Conclude poi lanciando una frecciata ai “cugini” romanisti.
Dal 1971 Maurizio Manzini fa parte dell’organico della Lazio, trasformandolo in un vero e proprio pezzo di storia biancoceleste. Allora chi meglio di lui può parlare della cerimonia per il 117simo compleanno della Polisportiva, tenutasi a Bruxelles? Per farlo ha utilizzato i microfoni di Lazio Style Channel: “Un’emozione unica vedere il Manneken-Pis vestito con la maglia della Lazio, considerando che la statua viene vestita solo in occasione della visita di persone importanti, come il Presidente degli USA o la Regina Elisabetta. In quanto, prima di essere un dirigente, sono un tifoso laziale vedere la maglia bandiera sulla statua è stato motivo di grande orgoglio, ho capito cosa vuol dire essere laziali all’estero”
Continua parlando poi di come si è svolta la cerimonia: “Queste manifestazioni si ripeteranno ogni 9 Gennaio. Eravamo circa tremila italiani, provenienti da ogni parte d’Europa. Mano a mano che andava avanti la festa eravamo sempre di più, anche i belgi erano curiosi e si sono fermati a vedere. Erano tutti stupefatti.”
Sull’impatto avuto : “Siamo soddisfatti, anche se ci dispiace che non sia stata trasmessa in Italia. Gli italiani presenti erano commossi” Conclude poi con una frecciata ai “cugini” giallorossi: “Possiamo vantarci di aver lanciato uno stile. Altri non hanno lanciato nulla, al massimo… Lanciano, vicino dove sono nati! Il Coni vanta tantissime medaglie portate dalla Lazio, di svariate discipline”.