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Manfredini: “Le parole di Lulic sono uno stimolo”. E poi attacca Lotito

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E’ intervenuto a RadioSei l’ex centrocampista biancoceleste Christian Manfredini. Le sue parole a commento della conferenza di Senad Lulic che ha scatenato non poche polemiche. Poi alla fine parla dei rapporti con il presidente Lotito e non risparmia critiche-

LA CONFERENZA DI LULIC

Christian Manfredini sulle frasi del bosniaco:”Le parole di Lulic sono uno stimolo per la squadra con l’obiettivo di far meglio. Dopo una sconfitta la Lazio ha sempre fatto bene quindi non la vedo in crisi. Se la cosa non è stata concordata può creare dissapori. Chi va in conferenza dice cose che ‘si possono dire’, non può mettere in difficoltà il gruppo. La Lazio domenica ha giocato contro una squadra più forte che vince da 5 anni il campionato. Se la Juventus decide di giocare non ce n’è per nessuno. Attualmente tra le due squadre c’è tutta la differenza mostrata in campo. Nonostante i bianconeri non siano dominanti come nella scorsa stagione. La Lega deve trovare una formula diversa per la zona retrocessione per non far finire il campionato a 4 mesi dalla fine, anche se non direi che risulta falsato, vedi l’Inter a Palermo. In zona Europa è tutto più avvincente perché tutte le squadre sono ancora in ballo”.

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LA PARTITA CONTRO IL CHIEVO

Poi parla della sfida di sabato a Roma contro la squadra veneta:Il Chievo a Roma ha sempre fatto belle partite. Viene da un periodo difficile nonostante sia tranquillo a livello di classifica. La Lazio in casa ha sempre fatto bene e anche se ha delle assenze può portare a casa la posta. Djordjevic nel primo anno era un gran giocatore. Attualmente non sta trovando spazio perché gli altri stanno facendo bene. A Lombardi non si deve dare troppa pressione giudicandolo. Gli farei fare un po’ di partire per vedere come risponde. La valutazione si deve dare dopo un certo periodo in cui riesce a scendere in campo con frequenza. Inzaghi può permettersi di schierarlo perché la squadra gira, la macchina è oleata. Chiunque entra riesce a dare il suo contributo”.

LA GUERRA DI LOTITO

In fine si lascia andare a commenti ‘fuori dai denti’ verso il presidente laziale: “Mi reputavo inferiore ai big che c’erano nei miei primi tempi alla Lazio, mentre dopo potevo starci. Cragnotti l’ho conosciuto poco, mentre Lotito abbastanza bene. Il presidente ha buone idee che però mette in pratica in maniera poco ortodossa. Pandev per esempio è andato via a zero perché si è per forza arrivati alla rottura: si è voluta a tutti i costi la guerra, per Lotito è necessaria. Non è un caso lo stadio vuoto….

 

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