Questa sera contro l’Inter a San Siro la Lazio cercherà di staccare il pass per la semifinale di Coppa Italia. Per i biancocelesti sarebbe un viatico importante, per ripartire verso una stagione ad alti livelli dopo la cocente sconfitta contro il Chievo. Proprio di quest’ultima è tornato a parlare, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, l’ex esterno biancoceleste (e clivense) Christian Manfredini, dando il proprio giudizio su ciò che non ha funzionato.
“Contro il Chievo Felipe Anderson è stato l’unico che mi è sembrato in palla e che riusciva a saltare l’uomo. L’unico che ha portato qualità dalla trequarti in su. Da Lulic invece mi aspettavo sicuramente di più, era in giornata no. Non si può rimproverare nulla alla squadra, ha tirato tanto verso la porta di Sorrentino. Anche se, a dir la verità, tutti questi miracoli da parte del portiere non li ricordo”.
SULLA LITE TRA IL TIFOSO E BIGLIA
“Tounkara, da tesserato, non può reagire in quel modo, anche se magari voleva difendere il compagno. Quando ero giocatore, anche io ho ricevuto tante critiche e insulti, però bisogna metterle in conto. Biglia è un ottimo giocatore, ma non incide come un top player. Nella mia Lazio c’erano Pandev e Rocchi che costituivano metà della squadra, il resto era contorno. Era più top player Pandev in quegli anni che Biglia nella squadra attuale. Se è cresciuto il livello della Lazio? Qualitativamente adesso c’è qualcosa di più, ma nel calcio non conta solo quello. Bisogna vedere anche il resto...“.