Il 6 marzo verrà eletto il Presidente del calcio italiano. Al Consiglio Federale, convocato per approvare il budget, interverrà il presidente del Coni Giovanni Malagò. Formalmente una visita di cortesia avvenuta già in altre federazioni. Politicamente la distensione fra il capo dello sport e il presidente federale Carlo Tavecchio.
Invitato anche Cosimo Sibilla che domani – candidato unico – verrà eletto presidente della Lega Dilettanti. Sibilla, molto vicino a Malagò, era stato scelto un anno fa come commissario del comitato Figc Campania. La convergenza su Sibilla è servita a Tavecchio per evitare una spaccatura all’interno della Lega Dilettanti che resta il suo fortino di voti e di potere.
Come riportato da La Repubblica anche Tavecchio sarà presente all’incontro. Il Presidente annuncerà pubblicamente la volontà di ricandidarsi. Incasserà l’appoggio della Lnd (che pesa per il 34% nelle elezioni Figc di marzo ) che andrà ad aggiungersi alla maggioranza in Lega di A (12% dei voti) ed alla possibilità di conquistare i voti degli allenatori (10%). L’opposizione, pur potendo contare sui voti della Lega Pro (17%) oltre che dei calciatori (20%), non ha ancora nessun candidato ufficiale. Incerte le posizioni degli arbitri (2%, sostennero Albertini) e della Lega di B (5%).
Tavecchio introdurrà anche la questione della designazione del Rappresentante Italiano all’Uefa. La scelta su chi subentrerà a Giancarlo Abete, vicepresidente uscente, deve essere fatta entro il 4 febbraio. Il favorito è Michele Uva – resterebbe anche direttore generale – ma con lui corrono anche Maurizio Beretta e Claudio Lotito. Se il Consiglio non risolverà la questione oggi si aggiornerà al 3 febbraio dopo la riunione del Tep. La commissione riforme si riunirà l’1 e il 2 febbraio a Ginevra. Nell’incontro verranno modificati i requisiti per l’eleggibilità escludendo chi non ha incarichi di vertice o chi sia operativo in federazione. Se così fosse Uva avrebbe via libera.