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L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con la Dea per tenerla lontana dall’Olimpo…

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Ecco il consueto approfondimento sulla prossima sfida di campionato dei biancocelesti di Simone Inzaghi.

 E’ TEMPO DEI BILANCI (PARZIALI)

Il girone di andata si è finalmente concluso, è tempo di fare un bilancio parziale. Trentasette punti in diciannove partite con la bellezza di undici vittorie, sono numeri da stropicciarsi gli occhi quelli questa Lazio. Le aquile hanno saputo mettere da parte le perplessità estive e passo dopo passo stanno riconquistando i tifosi.
Inzaghi ha fatto quadrato intorno ai suoi ragazzi, mettendosi alle spalle le polemiche. Ha lavorato giorno dopo giorno prima sulla testa e poi sulle gambe dell’intera rosa. Ha creato un gruppo forte, unito e soprattutto vincente. La sua Lazio sa soffrire e porta a casa delle partite che storicamente le sono avverse. Un esempio? La gara di domenica scorsa contro il Crotone. Sembrava il replay del match con il Carpi di dodici mesi prima. Le aquile hanno dominato, hanno sbagliano tanto compreso un rigore e trovano sulla loro strada un portiere in grane forma. Ecco in altre annate la Lazio non avrebbe mai vinto una gara come questa, ma i ragazzi del piacentino non mollano mai.

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IL CAMMINO DI INZAGHI

Dieci punti in più rispetto allo scorso anno e un quarto posto in solitaria in classifica a una sola lunghezza dal terzo. Inzaghi chiude il girone d’andata a quota 37, numeri più che importanti e che in pochi hanno raggiunto. Frutto dei suoi ragazzi che lo seguono con fiducia: le accelerazioni di Keita, i dribbling di Felipe Anderson, i polmoni di Parolo, le geometrie di Biglia, gli anticipi di de Vrij e i gol di Immobile sono solo alcune delle caratteristiche del gruppo plasmato dal mister piacentino, a cui sorridono soprattutto i numeri. La sua Lazio viaggia a vele spiegate e ha staccato nettamente il suo predecessore Stefano Pioli che lo scorso anno si fermò a 27.
Simone ha realizzato un bel più dieci rispetto allo scorso campionato. Mettendo a confronto le classifiche degli ultimi due campionati, i dieci punti in più valgono a Biglia e compagni la seconda piazza nella speciale graduatoria per un ipotetico argento.  I trentasette punti al termine del girone d’andata gli hanno regalato il secondo posto nella classifica del girone d’andata dell’era Lotito a due lunghezze da Petkovic.

LA SFIDA CON LA DEA

E’ un’Atalanta da stropicciarsi gli occhi quella guidata da Gasperini. Chi lo avrebbe mai detto che quella squadra che un girone fa regalava i 3 punti alla squadra di Inzaghi sarebbe poi diventata la rivelazione del girone d’andata. Domani i neroazzurri arriveranno allo stadio Olimpico per realizzare il sorpasso proprio sui ragazzi di Inzaghi (distanti solo 2 punti)  e vendicare il 3-4 subito in quel di Bergamo nella gara d’andata. Ma anche la Lazio avrà una grande voglia di vincere per iniziare subito bene il girono di ritorno ma sopratutto per tenere i neroazzurri a debita distanza. Ebbene sì, domani è un vero e orario scontro diretto per l’europa. Sarà una bella partita (a prescindere dal risultato. Si scontreranno due squadre che giocano a viso aperto e lasciano giocare. 2 sono le ipotesi: o si neutralizzeranno a vicenda o ci sarà una pioggia di gol. I 35 punti dei lombardi gli fanno sognare addirittura un posto in Europa. Si divertono e non vogliono assolutamente fermarsi. Arriveranno alla sfida dell’Olimpico contro la Lazio sulle ali dell’entusiasmo dopo la roboante vittoria per 4-1 in casa del Chievo. Neanche la sconfitta in Coppa Italia allo Juventus Stadium è riuscito a scalfire la gioia dei Gasperini’s boys. Vediamo che succede.

Dopo questo approfondimento ecco l’analisi tecnica del prossimo avversario dei biancocelesti: l’Atalanta di Gasperini

Marco Lanari

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