Angelo Gregucci è intervenuto su Radio Incontro Olympia per parlare di Lazio Chievo e della sua giornata a Formello.
CHIEVO SQUADRA OSTICA
Gregucci su Lazio Chievo: “E’ fondamentale la partita di domenica, ci vuole attenzione per l’avversario. 40 punti sono tanti, a inizio stagione tutti avremmo messo la firma. C’è un percorso di crescita, è stato utile conoscere il gap tra noi e la Juve. E’ difficile ri-sintonizzarsi subito perché il Chievo è un avversario pericoloso, ostico, compatto, che gioca un calcio ben definito e sono pericolosi su palle inattive. Non sono in un buon momento ma noi dobbiamo scendere in campo con l’atteggiamento giusto. Dobbiamo dare più ottimismo a questa squadra che se la merita”.
INTER LAZIO GARA EUROPEA
Ieri Gregucci è stato ospite di Inzaghi a Formello: “Lo spirito della squadra c’è grazie a Simone che è bravo nell’interpretazione dei momenti: vede ottimismo dove noi tifosi non l’abbiamo mai visto. Io ho visto un buon clima a Formello”. Martedì si gioca contro l’Inter: “La partita di Coppa Italia di martedì guardiamola bene perché se dovessimo vincere potrebbe voler dire accesso diretto all’Europa. Se in semifinale, oltre al Napoli e Juve, ci arrivasse la Roma e se la quarta fosse la Lazio, significherebbe Europa League. Quindi a Febbraio avresti già centrato un grandissimo obiettivo. Un buon feeling con la Coppa Italia ce l’abbiamo. L’abbiamo vinta anche quando era insperata creando grandi cicli come la grande Lazio di Cragnotti. Anche la Samp vinse la Coppa Italia prima dello scudetto. Vincere aiuta a vincere”.
NON MI PRIVEREI DI BIGLIA
Sul capitano della Lazio: “Biglia è un nazionale argentino, vice campione dell’ultima Coppa del Mondo, non mi priverei mai di lui. Però la volontà del giocatore è un aspetto predominante. Biglia può essere anche il giocatore più forte al mondo ma se non sta bene qua deve andare via. Io non mi privo mai di Biglia se è convinto del progetto. Sicuramente può far meglio di adesso. E’ un giocatore che ha grande personalità, ha anche fatto il capitano dell’Argentina in qualche partita. Ha subito tanti infortuni, probabilmente l’hanno condizionato finora”.
FELIPE ANDERSON IL MARZIANO
Su Felipe Anderson: “Quando lo vidi contro la Sampdoria di Mihajlovic due anni fa sembrava un marziano. Lo ritengo ancora un calciatore straordinario, secondo me non si rende conto quanto è forte. Non ho mai visto un giocatore che accelera così palla al piede, ha resistenza, un bel tiro da fuori. Come migliorarlo? Purtroppo fa parte di una generazione in cui i giocatori hanno un processo di crescita di maturazione più lenta o non ci arrivano mai. Bruno Giordano ad esempio non è riuscito a esprimere al massimo il suo potenziale, aveva i mezzi per vincere il pallone d’oro. Era tecnicamente molto più forte di Paolo Rossi che lo vinse nel 1982. Questo non lo dico io, lo dice Maradona. Keita? E’ un altro con grandissimo talento che deve ancora mostrare tutte le sue qualità”.
Fabrizio Piepoli