Il responsabile della comunicazione Lazio Arturo Diaconale è tornato a parlare sul momento attuale della Lazio e non solo.
DIACONALE DIFENDE LOTITO
Così Diaconale a Radio Incontro Olympia: “I tifosi vogliono che Lotito se ne vada? La società è più che strutturata e la Lazio è costantemente nei piani alti della classifica. La società ha un progetto solido e un Presidente che in questi 12 anni ha portato risultati. La Lazio, in passato, per anni è stata in Serie B o nella parte destra della classifica della Massima Serie”.
I TIFOSI NON SOGNANO
“Il problema non è Lotito, c’è stata una assuefazione. Una parte della tifoseria della Lazio se non soffre non si diverte. Fa parte del DNA, è dal secondo dopo guerra che c’è questo pessimismo. La squadra sta facendo bene, non capisco tutto questo accanimento”.
STADIO DESERTO
“Se i tifosi hanno deciso di venire allo stadio quando Lotito se ne andrà gli dico di restare a casa e di non tornare, così danneggiate solo la squadra. E’ un pretesto quello di Lotito, i tifosi in questi anni hanno sentito solo una versione e io sono qui per dare una versione diversa e soprattutto vera. I sostenitori biancocelesti vogliono la grande squadra ma non vengono allo stadio, quindi non vogliono contribuire alla crescita della Lazio. Anche perché con 10mila persone allo stadio nessuno verrà a comprare la Lazio. Dal 2000 comunque tutti gli stadi si stanno svuotando, e questo è motivato da tanti fattori”.
CHAMPIONS LEAGUE E RAFFORZAMENTO NEL MERCATO INVERNALE
“La Lazio ha fatto 40 punti nel girone d’andata, se dovesse fare così bene anche nel girone di ritorno possiamo farcela. Il mercato di gennaio? Comprare giocatori inutili non non serve a niente, la squadra è competitiva. Inzaghi sta facendo grandi cose, fortunatamente Bielsa non è venuto”.
SPONSOR E PROGETTO DELLO STADIO AL FLAMINIO
“Lo sponsor? E’ un problema importante che va affrontato e risolto. Non è facile per una squadra di Serie A. Lotito non vuole rifiutare l’arrivo di capitali, come tutti i presidenti di calcio. Sarebbe bello tornare al Flaminio. Il problema non sono solo i soldi, ma anche diversi vincoli. Vanno affrontati razionalmente. Lotito sta con i piedi per terra, non si avventura in progetti irrealizzabili”.