Tante, troppe le volte che la canzone “Noi semo gente della Capitale” non suona più dagli altoparlanti dello Stadio Olimpico, appena dopo il fischio finale dell’arbitro. Quando la Lazio vince grazie a tre “fischioni” è un piacere ascoltarla e cantarla!
Infatti, sono troppe le volte che ci perdiamo questo bel momento di lazialità. I pionieri romani in casa sono quasi una macchina da guerra. Su 9 gare, ben 6 sono le vittorie della truppa Inzaghi. Di queste, 4 sono le gare che hanno visto i capitolini imporsi con un bottino uguale o superiore alle tre marcature. Lazio-Pescara – tre a zero del diciassette settembre; Lazio-Cagliari – quattro a uno del ventisei ottobre; Lazio-Genoa – tre a uno del venti novembre, e infine, la vittoria contro la Fiorentina per 3 a 1, giunta appena due giorni fa (in pratica una vittoria per ogni mese).
Laziochannel.it – sempre attenta a certi dettagli “che però fanno la differenza” – già nella scorsa stagione, aveva potuto constatare che la canzone non veniva più messa con la stessa frequenza di una volta. Non sappiamo quale sia il motivo, ma crediamo sia sbagliato non farla suonare dentro il nostro stadio dopo un vittorioso tris. Una canzone popolare, senza nessun artista di riferimento. Una canzone nata durante gli anni della sede. Una Lazio vincente con una Curva spumeggiante!
P
er carità nessuna polemica. Però caspita! Non sappiamo di chi sia la “responsabilità” di decidere quali canzoni mettere a fine partita. Forse il Marketing o il settore Comunicazione. Non sappiamo chi gestisce e decide la playlist domenicale, però “Noi semo gente della Capitale” era simpatica e allegra. Una canzone da cantare tutti insieme sulle gradinate dello stadio. Strofe come “noi semo magnatori de spaghetti”, “né cafoni né coatti” e “tutti insieme je ne famo TRE”, sono patrimoni linguistici della nostra città.
Se domenica fosse stata suonata dopo il gol di Radu, sarebbe stato un gran putiferio di festa e gioia. Una canzoncina allegra e simpatica che piace tantissimo ai tifosi e che, carinamente, ha un senso soltanto se la Lazio batte l’avversario grazie a tre reti.
Per carità, “I giardini di marzo” è incantevole nel testo e nella melodia, ma allo stesso tempo anche un po’ troppo poetica e “pesante” in alcuni frangenti, come ad esempio la baldoria dei tifosi dopo una vittoria roboante come quella contro la squadra toscana. Poi se ci sono problemi legati ai diritti d’autore o cose simili, ancora non lo sappiamo e comunque sarebbe il caso di rimediare. La canzone merita, e sicuramente le menti eccelse che lavorano in società, sapranno rimediare o rispondere a tale osservazione. La marcetta “Noi semo gente della Capitale” è patrimonio della gente laziale e dovrebbe essere suonata ogni volta che la Lazio vince grazie a tre reti!
Nei secoli dei secoli.
Davide Sperati
https://www.youtube.com/watch?v=QTE5WYZ4lng