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Mirra: “Questa Lazio è sorprendente”. E su Milinkovic…

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L’ex difensore biancoceleste, Vincenzo Mirra, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, parlando inizialmente sugli effetti che la sosta può avere sulla squadra: “Un po’ di riposo fa bene. La sosta aiuterà la squadra a resettare le gambe e mettere un po’ di benzina perché inizia il periodo più difficile. A marzo e aprile ci si giocherà la stagione. La squadra sta andando oltre le aspettative. Fermarsi qualche giorno aiuta a rimettere a posto le idee e ripianificare il lavoro. Girare a 37 punti sarebbe fantastico. La Lazio sta facendo più di quanto ci si aspettava. Ripartire con il Crotone consente alla squadra di caricare un po’ di più fisicamente e guardare al lungo periodo.

CAPITOLO GIOCATORI – “In questo periodo a Immobile non sta girando bene, questo capita nell’arco di una stagione. All’inizio gli andava tutto per il meglio. Non deve perdere la stima in sé stesso. A inizio anno realizzava grandi gol, era certo di quello che stava facendo. Ora deve continuare così e non pensare al periodo di astinenza dal gol. Non deve avere la frenesia di cercare la rete a tutti i costi. Lombardi ha girovagato in società minori per un paio d’anni trovando poco spazio. Questa è la dimostrazione che nel calcio devi trovarti nel posto giusto al momento giusto. In un contesto come questo, anche lui può e deve fare la sua bella figura. Adoro Felipe Anderson e Milinkovic. Avevo difeso il brasiliano anche in momenti meno positivi: ha qualità da top club, deve soltanto crescere ancora un po’ caratterialmente.

PICCOLO FOCUS FINALE SU MILINKOVIC – “Sul serbo avrei scommesso ad occhi chiusi; lo avevo visto in Belgio, ero straordinariamente convinto delle sue doti. Riesce a rendere facili giocate complesse. Ha grande personalità ma deve essere più determinato nei contrasti. Nel gioco aereo non ce n’è per nessuno. È ancora in fase evolutiva. Nel primo periodo di Pioli giocava dietro le punte, deve trovare la sua identità: il suo ruolo ideale è quello di mezzala destra nel 4-3-3. Gioca indistintamente con entrambi in piedi, riesce a fare bene la fase di possesso e quella difensiva. È un giocatore completo ma tatticamente ha ancora margini di miglioramento. Non è un finalizzatore, non attacca la profondità come sa fare Immobile, ma può agire da perno sul quale appoggiarsi e, con la sua tecnica, innescare gli esterni. Sulle palle lunghe vengono sempre cercate le sue spizzate, in fase di possesso gioca spesso accanto al centravanti”.

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