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Lopez: “Fuori luogo gli attacchi a Felipe Anderson e Keita nel dopo derby”

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Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex centrocampista biancoceleste Antonio Lopez:

“Dopo il derby serviva una reazione. Il valore della Lazio fino alla stracittadina era fuori discussione. Conoscendo la squadra di Inzaghi, non temevo la gara del Ferraris. Ero fiducioso. Keita e Felipe Anderson sono giocatori che fanno la differenza, le critiche post-derby nei loro confronti mi hanno dato molto fastidio. Dopo la gara di sabato scorso si è tornati subito a dire cose diverse. Le stracittadine sono ricche di emotività, prima ti senti un leone poi in campo non riesci a fornire una prestazione adeguata. Una partita non poteva far dimenticare quanto di positivo fatto prima della gara contro la Roma. Felipe Anderson a Genova ha fatto benissimo, così come Wallace. Inzaghi è un grande allenatore e un grande motivatore. Wallace doveva restare in campo e il tecnico, che è stato giocatore, lo ha capito e ha deciso di riproporlo contro la Doria. La Roma è stata fortuna, le è andato tutto bene: aveva paura della Lazio. Felipe è un grande e crescerà ancora di più. Non possiamo discuterlo ancora, le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti. Due anni fa ha fatto cose straordinarie, il suo valore di mercato era esploso. I biancocelesti hanno un potenziale impressionante, molte squadre vorrebbero avere quel tridente. Anche in difesa e in mediana la rosa è di assoluto valore. Ci sarà da divertirsi, ne sono certo. Nonostante la Samp venisse da un buon momento, la Lazio è scesa in campo serena e concentrata. Inzaghi ha riunito il gruppo. I ‘vecchi’ che restano fuori incitano i giovani, chi siede in panchina dà la carica a chi è in campo. La società deve fare una statua al tecnico piacentino che si è messo a disposizione, ha recuperato giocatori che altri avevano distrutto. Una volta che sei nelle zone alte della classifica, non devi perdere il contatto con il vertice. Le prossime due partite possono dire tanto. I biancocelesti devono avere la forza per lottare per un posto in Champions. La Juve fa storia a sé; Roma, Milan e Napoli sono squadre alla pari. Immobile è un grande attaccate. Ora si è fermato ma al termine della stagione avrà segnato i suoi 20 gol. Si sacrifica per la squadra. Inzaghi ha inculcato questa mentalità ai suoi ragazzi. Felipe Anderson due anni fa giocava da solista e per lo spettacolo, ora invece è disciplinato, vede chi è smarcato e lo serve. Prima queste cose non le faceva. Si è calato nelle vesti che Inzaghi ha ritagliato per lui. È un ragazzo d’oro. Dopo un anno da campione, non lo puoi trascurare e mettere in naftalina. Forse è un po’ fragile ma di colpo qualcuno lo aveva messo fuori. Complimenti a Simone Inzaghi che lo ha recuperato. Quando questo ragazzo sente la fiducia riesce a fare cose eccezionali”.

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