Quarta parte della rubrica dedicata al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, la difesa (1 e 2) ed il centrocampo (1 e 2), è il turno dell’attacco, in particolar modo ci soffermeremo sugli esterni offensivi. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.
Felipe Anderson – La stagione 2014/2015 a livello di numeri sembra essere irripetibile per Felipe. Il numero 10 biancoceleste però sembra essere sulla buona strada per bissare quelle gesta. Se la prima parte del 2016 è stata condizionata in negativo anche dall’andamento della squadra, con l’arrivo di Inzaghi le cose sono cambiate. Si è riscoperto duttile giocando anche ala nel 3-5-2. Si sacrifica e gioca più per i compagni e lo testimoniano i numerosi assist, a discapito dei gol, solamente 2 per ora. Se solo fosse più continuo, il brasiliano davvero potrebbe essere tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Sicurmanete più maturo quest’anno e consapevole dei suoi mezzi, grazie anche all’oro conquistato alle Olimpiadi, che gli ha trasmesso nuova linfa. RINATO. VOTO 7
Keita Balde Diao – Il 2016 per il gioiello del vivaio della Lazio è stato senza dubbio l’anno della consacrazione, infatti in quest’anno si è visto il Keita che si ammirava con la Primavera, velocità e dribbling sono il suo marchio di fabbrica, se poi aggiungi le 8 segnature e i 6 assist ai compagni. Resta comunque un po’ discontinuo, in estate è scoppiato il caso che lo vedeva lontano dalla società, ma , grazie all’intervento di Peruzzi, la situazione si è risolta ed ora lo spagnolo è un arma in più nell’arsenale di mister Inzaghi, che non disdegna assolutamente. Ora è circondato da voci di mercato che lo vedono lontano da Roma, complice anche il contratto in scadenza, a breve partirà per la Coppa d’Africa e guiderà il suo Senegal, più lontano possibile. VOTO 7
Cristiano Lombardi – La storia di questo ragazzo è degna di far parte dei libri di fiabe Disney. Lo scorso anno all’Ancona in prestito giocava con il contagocce, ma soprattutto non lasciava mai il segno. Sembrava il classico ragazzo forte i Primavera, che poi si perdeva nel confronto con il calcio che conta. E invece… ecco che in estate, a sorpresa, Inzaghi lo convoca per il ritiro ad Auronzo. Lui non se lo fa ripetere due volte e si gioca tutte le sue carte. Ed ecco la maglia da titolare a Bergamo, ed ecco subito il gol all’esordio! Una gioia per tutti, una risorsa in più per la Lazio. Spesso preferito a Kishna, è la prima alternativa a Keita e Felipe. Ogni volta che entra in campo sembra voler spaccare il mondo. NASCE, CRESCE, CORRE. VOTO 6.5
Ricardo Kishna – Poco da evidenziare in questo 2016 per l’ala olandese, che nell’anno solare conta solo 5 presenze per un totale di 203 minuti giocati. Nessun altro dato di r
ilievo per l’esterno orange, che non convince Inzaghi, che gli preferisce il giovane Lombardi, che il tecnico conosce meglio. Inizialmente Kishna veniva impiegato soprattutto per calciare le palle da fermo che richiedevano un cross, quei pochi che ha calciato quest’anno hanno fatto rimpiangere al mister di aver sprecato una sostituzione. VOTO 4
C
licca qui per il pagellone inerente i centravanti
Marco Corsini (Anderson – Lombardi )
Stefano Francesconi (Keita – Kishna )